Al momento stai visualizzando A scuola si studia cittadinanza digitale

La “cittadinanza digitale” è quell’insieme di diritti/doveri che, grazie al supporto di una serie di strumenti (l’identità, il domicilio, le firme digitali) e servizi, mira a semplificare il rapporto tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione tramite le tecnologie digitali.

Le ultime novità in fatto di cittadinanza digitale si sono avute con il D.lgs. n. 217 del 13 dicembre 2017, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 12 gennaio 2018 con il quale sono state emanate le disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179, concernente modifiche ed integrazioni al Codice dell’amministrazione digitale, risalente al 2005, ai sensi dell’articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, chiamato proprio Carta della cittadinanza digitale.

La nascita di Internet ha ridefinito il nostro modo di comunicare, di conoscere, di informarci e persino di vivere. È stata una rivoluzione che ha stravolto completamente la nostra società. Si è formata una società digitale, un insieme di individui che vivono nel mondo delle nuove tecnologie, del web, degli smartphone. È iniziata l’epoca dei “nativi digitali”

Ma cosa succede a scuola?

La Legge 92/2019 sancisce il “ritorno” dell’Educazione Civica dal 1 settembre 2019, poi prorogato al 2020, come materia obbligatoria, con voto in pagella, una prova d’esame e la formazione del corpo docente.

L’insegnamento dell’Educazione Civica è trasversale ed è affidato, in contitolarità, a docenti dell’area storico-geografica nelle scuole primarie e secondarie di primo grado e a docenti dell’area economico-giuridica nelle scuole secondarie di secondo grado.

Viene rafforzata la collaborazione educativa con le famiglie estendendo anche alla scuola primaria il Patto Educativo di Corresponsabilità: documento che deve essere firmato da genitori contestualmente all’iscrizione e che enuclea i principi e i comportamenti che scuola, famiglia e alunni condividono e si impegnano a rispettare. È lo strumento base dell’interazione scuola-famiglia.

La finalità è quella di educare alla cittadinanza attiva, al rispetto delle regole, all’accoglienza e all’inclusione -valori alla base di ogni democrazia- di formare cittadini responsabili e attivi e di promuovere partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità.

Ma cosa si studia in realtà?

Conoscenza e valorizzazione dei principi della Costituzione e delle istituzioni europee, storia della bandiera, studio dell’inno nazionale, delle identità territoriali, delle regole della convivenza civile, dell’educazione alla legalità, studio dell’educazione alla Cittadinanza Digitale, dal bullismo al cyberbullismo, studio degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, e tanto altro.

In particolare gli obiettivi per l’Educazione alla Cittadinanza Digitale sono:

  • selezione e affidabilità di fonti, dati, informazioni e contenuti

  • competenze nell’uso di tecnologie digitali e varie forme di comunicazione

  • utilizzo servizi digitali pubblici e privati

  • partecipazione e cittadinanza attiva

  • netiquette (regole di comportamento nel mondo digitale)

  • strategie di comunicazione

  • rispetto delle diversità

  • gestione e protezione di dati personali e della propria identità digitale (conoscenza di normative e tutele)

  • benessere psicofisico, individuazione di dipendenze o abusi (cyber bullismo- bullismo)

Essere “nativi digitali”, quindi, saper usare le tecnologie, non è sufficiente: bisogna imparare a usarle con consapevolezza; imparare cioè a essere CITTADINI DIGITALI .

P.B.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay 

Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna, con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2018”

 

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