A quindici giorni dall’inizio della cosiddetta emergenza-neve, sono ancora presenti sulle linee ferroviarie della Regione gravi disservizi, cancellazioni di treni e gravissimi ritardi. Una fotografia impietosa e realistica della vera emergenza: il collasso del sistema ferroviario, Frecciarossa a parte, ormai inadeguato e inefficiente anche in pieno sole. Dato atto della vera emergenza per la neve caduta in Romagna e all’abnegazione del personale ferroviario presente sui treni e nelle stazioni, resta inspiegabile il caos che da troppi giorni danneggia gli utenti.

Le imprese ferroviarie che operano Emilia-Romagna dovranno comunque rispondere dell’accaduto,
spiegando a cittadini e utenti cosa intendono per “Piano Neve“. Trenitalia non può proporre come
tale un programma di soppressioni preventive, che ricorda il recente “liberi tutti” di comandanti in
fuga dalle navi che affondano. La stessa FER è apparsa più attiva sui progetti di aggregazioni nelle
imprese di trasporto (e relative nomine) che attenta all’organizzazione del servizio in tempo di
neve.
Federconsumatori denuncia l’indisponibilità del servizio ferroviario nel momento di maggior
necessità, con utenti lasciati allo sbando per soppressioni non previste, informazioni assenti o non
tempestive, monitor troppo rassicuranti per un servizio in grave difficoltà. Dei pochi treni
funzionanti, carrozze fuori servizio e riscaldamento guasto. Demenziale prevedere la soppressione
di treni per neve e sostituirli con autobus su tratte di 100 km! Tutto questo per un periodo troppo
lungo per essere definito una vera emergenza.
Federconsumatori chiede alla Regione Emilia-Romagna di promuovere una verifica autonoma sulle soppressioni di treni effettuate in queste settimane, chiaramente sottostimate nelle dichiarazioni dei gestori. Veramente troppo comodo interrompere un “servizio pubblico” senza pagare pegno, con rimborsi ridicoli all’utenza e l’auto-esonero da penali per “cause eccezionali”. Un assurdo contrattuale che trasforma i cittadini in finanziatori dei disservizi che subiscono, a cui la Regione deve opporsi pretendendo l’indennizzo per treni e servizi non effettuati.

Federconsumatori ravvisa nel trasporto su rotaia la priorità del “servizio pubblico” da garantire
ai cittadini e chiede alla Regione Emilia-Romagna di adottare provvedimenti e iniziative idonee a
perseguire questo obiettivo. Un obiettivo che andrà perseguito anche dalle istituzioni nazionali,
magari facilitate nelle scelte dai “tecnici” al governo.

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