Al momento stai visualizzando Attenzione alla truffa del bancomat

Se avete messo in vendita un vostro oggetto su un sito di annunci come Subito.it o Kijiji, oppure sul vostro profilo social, fate attenzione a una truffa che ha fatto molte vittime negli ultimi mesi, la cosiddetta “truffa del bancomat”. Ecco come funziona:

Il venditore viene contattato da un potenziale acquirente che si dice interessato all’oggetto in vendita e che propone di pagarlo con bonifico bancario o ricarica Postepay.

Se il venditore accetta, il truffatore gli chiede di recarsi presso uno sportello bancomat e, al telefono o tramite chat Whatsapp, lo guida ai passaggi da compiere: inserire il bancomat, selezionare il circuito di pagamento, selezionare Ricarica.

Poi il truffatore chiede di digitare l’importo del pagamento e un numero, che sostiene essere il numero dell’ordine: in realtà è il numero della sua carta ricaricabile.

In questo modo, l’ignaro venditore non sta ricevendo soldi sul suo conto ma al contrario sta effettuando una ricarica sulla carta del truffatore.

Molto spesso, il truffatore è abbastanza scaltro da chiedere alla vittima di fare più ricariche, sostenendo che il primo “pagamento” non sia andato a buon fine.

Per evitare di cadere vittima di questi raggiri possiamo darvi questi consigli:

non inserite il numero di telefono negli annunci ma solo l’indirizzo email e usate solo quello per comunicare con i potenziali acquirenti: le truffe riescono meglio se le vittime vengono “agganciate” e persuase per telefono;

accettate pagamenti con metodi che non prevedono lo scambio di dati sensibili, come ad esempio Paypal o Satispay. Se accettate il bonifico, comunicate all’acquirente solo il vostro IBAN, che non è un dato sensibile e non può essere usato per prelevare denaro senza la vostra autorizzazione;

– se state vendendo attraverso una app di scambio tra privati, come ad esempio la nota Vinted, utilizzate i metodi di pagamento interni all’app e diffidate di chi vi offre di pagare con metodi alternativi;

non accettate pagamenti tramite ricarica della vostra Postepay. In questo modo infatti dovreste comunicare ad un estraneo il numero e l’intestatario della vostra carta e questi dati possono essere usati per compiere truffe;

– ricordate che inserendo la vostra carta o il vostro bancomat allo sportello POS potete fare operazioni solo sul vostro conto, non su quello altrui, quindi è impossibile che un pagamento a vostro favore sia eseguito con le modalità suggerite dai “truffatori del bancomat”;

attivate lo notifiche (via email o meglio sms) per ogni operazione compiuta sul vostro conto o sulla carta, in modo da essere allertati subito di qualsiasi movimento contabile;

– se notate movimenti sospetti sul conto o se cadete vittime della truffa del bancomat, denunciate subito alla polizia postale e segnalate anche l’utente al portale di annunci.

E.A.

Foto di teguhjati pras da Pixabay 

“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia-Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2018”
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