Tra i numerosi comportamenti scorretti ed abusi praticati dalle compagnie di telecomunicazioni, senza dubbio quella delle modifiche unilaterali dei contratti è la più adottata.

Una pratica che ha dato vita a molti contenziosi, primo su tutti quello relativo alla fatturazione a 28 giorni. Mentre prosegue il nostro impegno per ottenere i dovuti rimborsi, anche per chi nel frattempo ha optato per un diverso operatore, segniamo oggi un primo risultato parziale: siamo riusciti, infatti, a determinare le condizioni per cui sono stati presentati al Senato due emendamenti alla Legge sulle Semplificazioni che intervengono in maniera positiva sulle modifiche unilaterali dei contratti da parte delle compagnie.

Nonostante si tratti di un primo passo importante, riteniamo che la possibilità di intervenire sulla modifica dei contratti possa avvenire trascorsi almeno 18 mesi dalla loro sottoscrizione.

Non conosciamo ancora i tempi di discussione della Legge e degli emendamenti ad essa relativi, ma riteniamo, come Federconsumatori, che i tempi devono essere i più rapidi possibili per evitare che gli utenti possano ancora subire modifiche non richieste ai contratti sottoscritti. Ciò è necessario sia per tutelare i diritti dei cittadini che subiscono pratiche e comportamenti al limite dell’abuso, ma anche per dare una reale regolamentazione alla concorrenza tra le compagnie che spesso si scarica sulle tasche dei cittadini.

Come Federconsumatori sollecitiamo che la Commissione prima di decidere nel merito degli emendamenti di cui sopra audisca le Associazioni dei Consumatori.

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