Dopo i pesanti tagli dei trasferimenti dallo Stato, la Regione Emilia-Romagna ha meritoriamente sceltoper gli ultimi tre anni di intervenire nel sostegno al trasporto pubblico con 70 milioni di euro di risorse proprie. Attraverso il Patto per la Mobilità 2011-13 ha sollecitato l’aggregazione delle imprese d itrasporto, delle società e delle agenzie della mobilità al fine dichiarato di ottenere una maggiore snellezza e efficienza del settore con importanti economie di scala, a vantaggio dei contribuenti e delle stesse tariffe che gli utenti sono chiamati a sostenere.Gli indirizzi della Regione Emilia-Romagna per una maggiore efficienza del trasporto pubblico si sono scontrati con resistenze e dati di fatto in controtendenza. Gli utenti del trasporto pubblico su gomma e rotaia non percepiscono i vantaggi di queste ancora parziali aggregazioni, mentre riscontrano un peggioramento della qualità dei servizi.

L’introduzione del biglietto unico e del sistema integrato”STIMER” dopo oltre 15 anni dal primo annuncio, tarda ad affermarsi. Un’integrazione che prevede anche il graduale incremento di “tariffe obiettivo”, con aumenti che i cittadini sono già stati chiamati a sostenere. Nuovi aumenti sono annunciati dalla Regione per il prossimo gennaio, con incrementi medidel 5% per gli abbonati e del 8,5% per il singolo biglietto/zona.Federconsumatori contesta da sempre la politica dei “due tempi” che prevede aumenti immediati delle tariffe e miglioramenti della qualità del servizio in tempi successivi. Federconsumatori conferma la propria contrarietà ad attivare da gennaio l’aumento delle “tariffe obiettivo” mentre, al contrario,l’impegno previsto dalla stessa Regione d’introdurre il sistema STIMER entro il 2012 non sarà rispettato. Federconsumatori ribadisce che le annunciate “economie di scala” derivanti da aggregazionidi imprese e relativi CdA devono essere comprovate, anche attraverso la pubblicazione on-line dicompensi e risparmi di gestione.Federconsumatori denuncia i ritardi nel completamento di altri progetti riguardanti il trasporto pubblico,in grado di dare risposte concrete ai cittadini che richiedono efficienza e qualità dei servizi, come per il Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) o la stessa stazione AV di Bologna che non sarà attivata nemmeno con il prossimo orario ferroviario di dicembre.Federconsumatori riconosce lo sforzo compiuto dalla Regione Emilia-Romagna per far coesistere all’interno del Patto per la Mobilità le diverse componenti del trasporto pubblico: enti locali, gestori,imprese e sindacato. Per una rapida realizzazione egli obiettivi previsti dal Patto per il TrasportoPubblico 2011-13 Federconsumatori auspica un ruolo più incisivo della stessa Regione Emilia-Romagna nei confronti dei contraenti più forti, proprio per scongiurare il rischio che ancora una volta il pesoeconomico del settore venga addossato agli utenti attraverso aumenti delle tariffe.

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