Il pronunciamento del TAR del Lazio relativamente al ricorso proposto da Tim contro il ritorno della fatturazione mensile segna alcuni passaggi fondamentali ed estremamente positivi per i cittadini.

Innanzitutto il Tribunale Amministrativo ha definito che la cadenza mensile delle bollette è l’unica possibile e trasparente, eliminando, così, ogni possibile messa in dubbio in riferimento alla cadenza della fatturazione e confermando l’illegittimità della tredicesima mensilità ricavata dagli operatori a danno delle tasche degli utenti.

Contestualmente, il TAR ha confermato la multa inflitta dall’Autorità Garante per il mancato adeguamento delle compagnie alla fatturazione mensile, a seguito della delibera 121 del 2017.

Il TAR, inoltre, dichiara legittimo il diritto dei consumatori con contratto ricaricabile a conoscere gratuitamente, attraverso diversi canali (numero dedicato, sms, sito web, app, ecc.) il proprio credito residuo. Consideriamo il provvedimento estremamente positivo, dal momento che innumerevoli volte abbiamo sollevato tale problema, sia con le compagnie che con l’Autorità Garante, per cui finalmente abbiamo ricevuto una risposta soddisfacente, che tuteli i legittimi diritti degli utenti penalizzati da questa vera e propria beffa.

Infine, il TAR ha congelato fino al 31 ottobre 2018 i rimborsi previsti dall’Autorità ai consumatori per il periodo da giugno 2017 alla data in cui le bollette torneranno su base mensile (comunque entro il 5 aprile come definisce il DL Fiscale). Confidiamo ed auspichiamo fortemente che le ragioni dei consumatori, riconosciute nella conferma della bolletta mensile, prevalgano sulle ragioni economiche delle aziende.

Queste ultime, peraltro, non si sono date per vinte: rimodulando ed adeguando le fatture su base mensile hanno posto in essere un aumento del +8,6%. Lo stesso che avrebbero ricavato attraverso la 13esima mensilità. Una ennesima beffa che, a nostro avviso, si prefigura come ipotesi di cartello da parte delle compagnie, per questo abbiamo effettuato un esposto e siamo in attesa di risposte in merito a questo nuovo fronte da Agcom e Antitrust. 

(Comunicato Federconsumatori 13/02/2018)

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