Sebbene dal 1° gennaio 2014 sia vietata la capitalizzazione degli interessi passivi, il sistema bancario non si è ancora uniformato al precetto con evidente spregio degli interessi dei consumatori-correntisti. Stante il comportamento posto in essere in violazione delle norme del Testo Unico Bancario e dei diritti dei consumatori, la Federconsumatori di Bologna ha diffidato formalmente una banca locale dal perpetrare la violazione del divieto di anatocismo chiedendo l’immediata cessazione della condotta.

In altre parole, l’Associazione bolognese forte della legittimazione che la legge le riconosce a tutela dei consumatori e degli utenti, chiede all’Istituto di credito di rispettare il disposto normativo e abbandonare la pratica vietata che vede ancora i correntisti costretti a pagare interessi anatocistici ossia interessi ricapitalizzati.

Confidando nella buona riuscita dell’iniziativa l’Associazione è in attesa di una risposta formale della Banca, ma si dice, per il tramite del suo Presidente Maurizio Gentilini, “già pronta ad intraprendere le azioni necessarie al fine di ottenere una concreta tutela dei diritti dei consumatori“. A tal proposito è già stato costituito un pool di avvocati specializzati composto dagli Avv.ti Matteo Acciari, Luca Zamagni, Giuseppe Genna, Paolo Garagnani e Giampiero Falzone, quest’ultimo Coordinatore della Consulta Legale di Federconsumatori Bologna, pronti ad avviare in settembre, nel caso di risposta negativa da parte dell’Istituto Bancario diffidato, la prima azione inibitoria sul territorio bolognese, quale tutela collettiva degli interessi diffusi dei consumatori. A tale riguardo, l’Avv. Giampiero Falzone precisa che in questi mesi, su questo tema, si è consolidata una Giurisprudenza favorevole e chiara per la tutela dei correntisti. “Le decisioni di molti Tribunali Italiani chiariscono che dal 1° gennaio 2014 per le banche è vietata ogni forma di anatocismo –dice l’Avv. Giampiero Falzone, coordinatore della Consulta Legale di Federconsumatori Bologna- gli interessi scaduti non possono più produrre nuovi interessi che devono essere conteggiati solo sul capitale. Questo divieto, precisato dal nuovo articolo 120 t.u.b., è chiarissimo e non necessità di alcun intervento del CICR al quale può spettare solo l’individuazione delle modalità di applicazione e conteggio degli interessi. Il fatto che il CICR non si sia ancora espresso non giustifica le Banche ad applicare, come stanno facendo, la pratica, oramai vietata dalla Legge di Stabilità n. 148 del 27.12.2013, dell’anatocismo”.

“L’azione inibitoria che andremo a chiedere al Tribunale di Bologna – spiega poi Maurizio Gentilini – se concessa, consentirà a tutti i correntisti bolognesi di ottenere da parte della Banca la restituzione di tutti gli interessi anatocistici pagati nell’ultimo anno e mezzo dai correntisti, interessi illegittimi che per il 2014 hanno comportato da parte di tutte le banche italiane l’addebito stimato di oltre 2 miliardi di euro a danno dei correntisti. In un periodo di forte crisi economica, ma in presenza allo stesso tempo anche di segnali di ripresa, occorre dare fiducia ai risparmiatori ed investitori, quindi tutti si devono impegnare per avviare una nuova fase di comportamenti virtuosi e trasparenti. Questa ingiustizia pertanto deve essere cancellata, e ci stiamo muovendo per questo, per ripristinare la giusta tutela ed eliminare questa vessazione, a tutela di tutta la collettività”.

Il Presidente Federconsumatori Bologna Maurizio Gentilini

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