Se in tutta Europa il mercato delle auto elettriche avanza, in Italia fatica a prendere piede. Lo denuncia l’UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, evidenziando un ampio divario tra la diffusione dell’elettrico in Italia e negli altri paesi europei. Una statistica che tiene conto delle auto “con la spina” con propulsione esclusivamente elettrica (BEV) e gli ibridi plug-in (PHEV) con possibilità di ricarica esterna.
Secondo UNRAE a maggio l’acquisto di auto elettriche in Italia ha toccato l’8,8% di quota di mercato, in crescita di un punto percentuale rispetto ad aprile, ma ben lontano dalla Francia, dove ha raggiunto il 24,3%, dal Regno Unito dove si è attestato al 23,1% e dalla Germania al 22,9%.
Risultano evidenti i rischi concreti che l’Italia non riesca a rientrare negli obiettivi molto ambiziosi del Fit for 55, il piano UE volto a ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030 e, secondo i rivenditori, corre il rischio di diventare un mercato secondario e un bacino di autovetture usate tra i principali paesi europei.
Mentre risulta insoddisfacente il mercato dell’elettrico, in Italia a maggio si registra una forte crescita assoluta del mercato delle auto, mostrando la percentuale più alta in Europa: +23,1%. Una contraddizione che non può essere spiegata con la scarsa propensione degli italiani alla tutela dell’ambiente, ma una scelta di necessità soprattutto economica che denuncia minori disponibilità degli automobilisti di altri paesi.
Articolo “Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. D.M. 10/08/2020 “ S.M.