Le Associazioni dei Consumatori Federconsumatori, Adoc e Adiconsum invitano la cittadinanza a partecipare all’ assemblea pubblica organizzata per venerdì 12 maggio alle ore 20,30 presso il Circolo Arci di Sant’Egidio dal titolo “ Cassa di Risparmio di Cesena. La tutela degli azionisti tra procedimento penale e cause civili”. Le Associazioni seguono da tempo con attenzione e preoccupazione le vicende della CRC, considerata la banca per antonomasia dei risparmiatori del territorio cesenate.

Vista l’imminente udienza preliminare del processo penale a carico degli ex vertici dell’istituto di credito e viste le tante lettere e i tanti avvisi che giungono inaspettati nelle case dei risparmiatori, le Associazioni ritengono necessario fare un po’ di chiarezza e incontrare i tanti azionisti che oggi si sentono “traditi” dalla banca.

Alle centinaia di azionisti che già si sono rivolte alle tre associazioni dei consumatori sono state paventate tutte le possibilità per cercare di recuperare il danno subito, sia in ambito civile che in ambito penale, con molta onestà e trasparenza. Il prossimo 25 maggio ci sarà la prima udienza verso gli ex Amministratori e Dirigenti della Cassa di Risparmio. Questa prima udienza è una opportunità di tutela del risparmiatore ma presenta alcuni rischi ed incognite. L’Assemblea pubblica si pone l’obbiettivo quindi di analizzare i pro e contro del procedimento penale oltre a lanciare la proposta di vagliare alcune azioni civili “pilota” con notevole vantaggio per tutti i risparmiatori.

Per quel che riguarda l’ambito civile, il primo passo, obbligato, è stato inviare una raccomandata alla banca per ogni azionista che si è rivolto agli sportelli delle Associazioni chiedendo copia integrale della documentazione inerente l’acquisto delle azioni, operazione necessaria per valutare la posizione del singolo investitore – risparmiatore al fine di poter iniziare il contenzioso nei confronti dell’istituto di credito.  

Dopodichè, sono iniziate – e sono tuttora in corso – le sedute di conciliazione davanti all’organismo di mediazione presso il Tribunale di Forlì. Si tratta di incontri, peraltro previsti obbligatoriamente dalla legge in materia finanziaria, prima di intraprendere azioni giudiziarie – ove si cerca di risolvere la controversia insorta fra le parti, trovando un accordo bonario per il tramite di un terzo, mediatore, e con le parti reciprocamente assistite da un avvocato.

Nel caso in cui non si riuscisse a raggiungere l’accordo, le parti hanno il via libera per la procedura giudiziaria, davanti alle autorità competenti per valore e territorio. Vista l’impossibilità di raggiungere un accordo in sede di mediazione, le Associazioni annunceranno nel corso dell’assemblea l’intenzione di procedere con alcune azioni civili “pilota”.

Ad oggi, Federconsumatori, Adoc e Adiconsum rilevano, a dir poco con rammarico, che ogni tentativo di trovare un accomodamento che evitasse il ricorso alle vie legali, non ha trovato alcuna risposta da parte dell’istituto di credito.

Al momento, quindi, l’unica via percorribile rimane quella dei tribunali.

Giaime Barducci

“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2015”
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