Ancora una volta le banche si rivelano “complici” di un meccanismo a danno di risparmiatori convinti di investire in un’operazione sicura e garantita.

L’Antitrust “ha ritenuto gravemente ingannevoli e omissive le modalità di offerta dei diamanti da investimento” da parte delle società Intermarket Diamond Business (Idb) e Diamond Private Investment (Dpi) “anche attraverso gli istituti di credito con i quali rispettivamente operavano”. Le sanzioni, decise al termine di due istruttorie, ammontano complessivamente a 15,35 milioni di euro. Con una sanzione da 2 milioni per l’azienda Idb sono così arrivate multe più salate per Unicredit (4 milioni) e Banco Bpm (3,35 milioni).

Parallelamente si è chiusa con una sanzione da 1 milione l’istruttoria su Dpi, con sanzioni per Banca Intesa, e Mps. Infatti ad aggravare l’intero quadro vi è “il fatto che l’investimento fosse proposto da personale bancario e la presenza del personale bancario agli incontri tra broker e clienti favoriva ampia credibilità alle informazioni contenute nel materiale promozionale, determinando molti consumatori all’acquisto senza ulteriori accertamenti”.

È ora che le autorità bancarie e finanziarie, a partire da Banca d’Italia e Consob, troppe volte distratte, agiscano con maggiore attenzione e incisività su tali questioni, sanzionando i comportamenti degli istituti bancari, arginandoli con la disposizione di misure tese a superare la grave asimmetria informativa che pone i cittadini, sempre e comunque, in una posizione di svantaggio.

Tutti i risparmiatori coinvolti potranno rivolgersi presso i nostri sportelli, dove valuteremo caso per caso il percorso di tutela più opportuno da intraprendere per ottenere i dovuti rimborsi.

S.M.

“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2015″
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