Alimenti fondamentali come la frutta e la verdura mancano spesso nel piano alimentare, specialmente dei bambini, che mal sopportano il sapore, ma anche molti adulti ne fanno a meno. Se dicessimo però che possono essere bevute anziché mangiate la cosa non suona improvvisamente piu’ semplice e invitante?
Negli ultimi anni la vendita degli estrattori e delle centrifughe per la preparazione di succhi a base di frutta e verdura ha conosciuto un boom senza precedenti.
Ma qual e’ la differnza fra un estrattore e una centrifuga? Quale dei due prodotti e’ meglio scegliere in base alle nostre esigenze?
Il funzionamento
la centrifuga: La centrifuga produce i succhi a partire dai vari alimenti ed usa per questo la forza centrifuga che è tanto maggiore quanto più è alta la velocità di rotazione del filtro contro cui viene spinta la materia prima. Questo movimento velocissimo crea un forte attrito che compromette i livelli di vitamine e di sostanze salutistiche. La riduzione di queste concentrazioni deriva dal fatto che un forte attrito riscalda il succo e avremo così dei centrifugati impoveriti delle sostanze positive perché in parte sono perse durante il processo.
l’estrattore: L’estrattore usa meno giri e girando ad una minore velocità avremo meno attrito, quindi meno calore e avremo minori perdite dei valori salutistici.
la manutenzione
il costo
Ho scelto un estrattore lentissimo così ho il massimo dei vantaggi dalla frutta e dalla verdura
VERO La minore velocità ci permette di non riscaldare, ma girare troppo piano ci porterebbe pochi vantaggi e magari tanta noia mentre è importante valutare la potenza dell’estrattore in termini di motore. La parola estrattore ci deve far pensare ad una azione non immediata e semplice per cui se l’elettrodomestico non “convince” le molecole salutistiche a essere disponibili per il nostro organismo, è come non avere fatto nulla. Il consiglio è scegliere un estrattore con una buona potenza del motore, costruito con materiali assolutamente sicuri, ad esempio senza che cedano polimeri plastici etc., e scegliendolo che giri ad un numero di giri basso. Di solito gli estrattori migliori lavorano a circa 50-60 giri al minuto, questo evita l’ossidazione dei principi che cerchiamo nella frutta, li estrae meglio dall’alimento, non surriscalda il succo e non si separa la parte liquida dal resto. La minore velocità farà anche aumentare la quantità di succo estratto e avremo in questo modo un vantaggio anche economico soprattutto se utilizziamo, come è giusto che sia, della frutta o della verdura di alta qualità. Teniamo presente che se desideriamo usare della frutta o delle verdure più consistenti o addirittura duri come le carote sarebbero preferibili estrattori più veloci mentre per gli agrumi possiamo utilizzare estrattori lenti. In conclusione, l’estrattore giusto per le nostre esigenze va scelto in funzione di quello che vogliamo estrarre e in questo modo saremo soddisfatti sia dal punto di vista economico che salutistico altrimenti si trasformerà in un ulteriore “posapolvere” della cucina.
Un estrattore porta solo vantaggi salutistici ed è meglio un estratto fatto bene che mangiare la frutta tal quale
FALSO Ricordiamo che possedere la famosa banconota di Bonaventura da 1.000.000 di £ non era sinonimo di essere ricchi, se nessuno può o vuole cambiarla ci ritroviamo ad essere poveri come chi non la possiede. In altre parole, la frutta ricca di vitamine è un tesoro che deve essere però reso assimilabile, spesso per pigrizia o anche per tempo si rinuncia al piatto colorato di frutta o alle verdure. Gli estrattori si propongono come un’alternativa per farci mangiare in modo sano, di certo l’assimilazione delle vitamine è più efficiente con un estratto fatto bene dove oltre i due terzi del contenuto di vitamine riesce ad essere assorbito nell’intestino. La frutta ingerita così come la compriamo, ci permette di accedere alla Grotta di Ali Babà delle vitamine ma con più difficoltà. È pur vero che l’estrattore non riesce a donarci tante fibre che sono invece utilissime anche se molti ancora oggi tendono a filtrare i semplici succhi di arancia lasciando le preziose fibre al secchio dell’umido e al massimo al compostaggio.
Centrifuga ed estrattore però danno prodotti molto simili per altri aspetti
VERO Sia gli estrattori che le centrifughe producono lo stesso succo ricco in sali minerali quindi ottimo in estate per reintegrarli dopo essere stati al sole o dopo l’attività sportiva. Dal punto di vista sensoriale l’estratto è più ricco in polpa rispetto a quello ottenuto dalla centrifuga, e questo rende più corposi questi succhi che sono più omogenei nella loro apparenza. Ambedue usano dei filtri e nell’estrattore è bene scegliere il materiale migliore ed è bene comunque averne uno a maglie strette per la frutta ed uno a maglie più larghe per estrarre alcuni ortaggi come i pomodori. Ricordiamo che chi ha problemi di intestino irritabile non può introdurre troppe fibre per cui la possibilità di scegliere un filtro a maglie fini che separi meglio le fibre permette di godere delle vitamine, dei sali minerali e degli antiossidanti senza avere troppe fibre che irritino il tratto intestinale. Nessun elettrodomestico fa dimagrire per cui il centrifugato che ci regala solo la parte liquida della frutta e delle verdure, eliminando le fibre e lo stesso estrattore non possono magicamente estrarre la “nostra ciccia”. Ambedue ci danno un contributo positivo dal punto di vista salutistico ma non ci affrancano dal seguire uno stile di vita salubre e di svolgere una adeguata attività fisica. Inoltre, non sono detossificanti perché ci detossifichiamo con i nostri processi metabolici che richiedono fibre, antiossidanti, vitamine etc. e non basta un estratto a recuperare gli errori alimentari. Così come non possono sostituire alla pari un pranzo o la colazione. La dieta quotidiana è fatta di un equilibrio tra macronutrienti, micronutrienti, acqua, sali minerali, etc. e un estratto ad esempio fa innalzare la glicemia dando un picco che provoca la risposta insulinica, che una volta rientrata ci provocherà fame. Un estratto o un frullato sono prodotti ottimi, ma la misura nell’usarli è basilare per averne tutti i vantaggi e i benefici.