C’è molta Emilia-Romagna nell’importante decisione dell’Antitrust, che ha adottato sette provvedimenti cautelari nei confronti di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie per aver applicato ai propri clienti modifiche unilaterali illegittime ai prezzi di gas e luce, senza rispettare quanto previsto dal Governo Draghi con il Decreto Aiuti bis.
Come quello relativo ad Iren anche il provvedimento nei confronti di Hera (in allegato) origina dall’esposto di Federconsumatori Emilia Romagna, su casi modenesi, ai quali era stato comunicato un vistosissimo incremento unilaterale del contratto di fornitura di energia.
Sono molte decine di migliaia le famiglie che in Emilia Romagna sono interessate al rispetto del Decreto del Governo Draghi. Per tutte loro questi provvedimenti sono una eccellente notizia; ma è una buona notizia per tutti i cittadini di questa Regione, alle prese con l’eccessivo potere delle Multiutility.
Multiutility a controllo pubblico, ma che si muovono, come in questo caso, con totale autonomia e spregio delle regole, quando non convenienti per il proprio bilancio. E’ quindi una sentenza che parla anche alla politica della nostra Regione, che deve iniziare una riflessione larga su queste aziende, pena accentuare ancora di più il distacco con buona parte dei cittadini.
Una riflessione impossibile, però, se non si darà immediato corso alle decisioni dell’Antitrust, evitando ricorsi e controricorsi, che aumenterebbero di certo l’irritazione dei cittadini nei confronti delle Multiutility e dei loro azionisti.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. D.M. 10/08/2020 “ S.M.