Lo scorso 30/08/2011 la Corte Fallimentare di New York ha emesso un’ordinanza con la quale è stato approvato il piano di ristrutturazione della Lehman Brothers H. Inc. e delle altre società del gruppo, che disciplina anche i rimborsi parziali dovuti agli obbligazionisti, compresi quelli italiani.
Per divenire esecutivo il Piano dovrà ora ricevere raccogliere una maggioranza qualificata di voti favorevoli alla sua approvazione da parte dei creditori, tra i quali figurano anche gli obbligazionisti italiani del gruppo. La procedura riguarda quindi tutti coloro che hanno presentato – tramite la propria banca ovvero personalmente – l’insinuazione del proprio credito al passivo nella procedura fallimentare e che sono chiamati in questi giorni ad esprimere urgentemente il proprio voto in merito al suddetto piano di ristrutturazione.
E’ diritto del risparmiatore non esprimere alcun voto, senza perciò vedere messo in discussione in alcun modo il proprio diritto di credito. In altre parole il consumatore che non si attiva non perde alcun diritto (al pari di colui che vota), quindi non ci sono gravi preclusioni in tal senso. Se non si esprime il voto e la maggioranza dei creditori approva il piano, gli effetti varranno anche per coloro che non hanno espresso il proprio parere. L’udienza per la conferma o meno del Piano votato è fissata per il giorno 06.12.2011, ma l’esito della procedura di approvazione potrebbe essere deciso e comunicato successivamente.
Per chi volesse esprimere il proprio voto, si rammenta che la scadenza entro la quale il voto deve pervenire presso le competenti autorità statunitensi è fissato nel prossimo 4 novembre.
Coloro che avessero effettuato personalmente l’insinuazione al passivo riceveranno presso l’indirizzo che hanno indicato all’atto dell’insinuazione al passivo il materiale per esprimere il proprio voto e dovranno farlo pervenire compilato presso le competenti autorità indicate sui moduli entro il prossimo 4 novembre 2011.
Tutti coloro che non hanno invece effettuato personalmente l’insinuazione del proprio credito al passivo (sono la grande maggioranza) e che stanno al riguardo ricevendo comunicazioni scritte o chiamate telefoniche dalle propria banca, sono invitati a rispettare le scadenze che quest’ultima ha indicato nelle proprie comunicazioni per procedere alla raccolta di voto dei propri clienti (varie banche indicano quale scadenza il 21 ed il 24 ottobre). Saranno in altre parole le banche ad occuparsi ad inoltrare il vostro voto entro i tempi previsti in America. Il tutto dovrebbe avvenire gratuitamente ma è bene accertarsene con la propria banca.
Le ipotesi di rimborso proposte dal Piano attualmente soggetto a votazione variano a secondo dell’emittente e del titolo posseduto.
Per quanto attiene le obbligazioni emesse dalla Lehman Brothers Holdings Inc (LBHI) e dalla Lehman Brothers Treasury BV (LBT), le proposte di rimborso hanno valori rispettivamente fissati al 21,1% ed al 27% circa del credito ammesso, che dovrebbe coincidere con il valore nominale delle obbligazioni possedute, possibilmente maggiorato di una piccola quota per gli interessi maturati ciascun titolo alla del 15/09/2008 (tale aspetto non è ancora definibile con certezza), convertito in dollari secondo il tasso di cambio Euro/Dollaro vigente al 15/09/2008 (dovrebbe essere pari a 1,419). Nessuna maggiorazione viene invece riconosciuta per gli interessi maturati successivamente alla data di default.
I soli possessori di obbligazioni LBT che abbiano effettuato personalmente l’insinuazione al passivo fallimentare e che abbiano un credito inferiore a $50.000 potranno ricevere una maggiorazione del 5% della propria percentuale di rimborso o, se detentori di un credito superiore a $50.000, potranno in sede di voto optare per autoridursi il proprio credito a $50.000 ed incamerare così tale 5% aggiuntivo sulla somma autoridotta. Tale opzione, come anche il diritto ad il 5% aggiuntivo, non pare allo stato sussistere né per chi detiene obbligazioni della LBHI né per chi detiene obbligazioni della LBT il cui relativo credito sia stato insinuato al passivo dalla banca e non personalmente (sono questi ultimi la grande maggioranza), in quanto per tali risparmiatori l’insinuazione al passivo avvenuta cumulativamente (ossia raggruppando i singoli detentori di obbligazioni banca per banca) non consentirebbe ora il frazionamento dei crediti dei singoli risparmiatori. Tale aspetto ad ogni modo verrà chiarito nel corso della procedura, ma è bene chiarire ai risparmiatori di cui sopra che la stima del loro recupero è attualmente del 27% e non del 32% in caso di richiesta.
Allo stato e è stabilito che i rimborsi avverranno in denaro ed in rate; la prima rata dei pagamenti avverrà nel primo semestre del 2012.
Secondo il piano i possessori di obbligazioni LBHI riceveranno il 21,1% direttamente dalla procedura. I possessori di obbligazioni LBT riceveranno invece un primo 12,2% dalla procedura e successivamente un ammontare di circa il 15% dal fallimento LBT attualmente in corso in Olanda secondo modi e tempi ad oggi non definiti. Si rammenta che i valori percentuali di rimborso sopra espressi ed in particolare l’importo delle somme che ciascun risparmiatore riceverà terranno conto del cambio Euro/dollaro vigente alla data del default Lehman ed alla data in cui sarà effettuato ciascun pagamento e che ciò potrà comportare in via di fatto variazioni in aumento o in diminuzione delle percentuali di recupero stesse.
Il consiglio da dare a tutti i risparmiatori che decidano di votare a favore del piano, è quello di prestare grande attenzione a ciò che sottoscrivono, limitandosi esclusivamente la documentazione relativa alla scheda di voto (che peraltro è redatta in inglese); infatti, non deve essere sottoscritto alcun documento a firma della banca. Ci teniamo a rimarcare ciò in quanto è accaduto in passato che in vicende analoghe è stata carpita ai risparmiatori la sottoscrizione di firme su documenti intestati alla banca contenenti rinunce ad azioni future nei confronti di queste da parte degli ignari clienti.