Dal prossimo 6 dicembre 2014 gli utenti dei servizi di trasporto con autobus vedranno applicati nuovi  diritti  previsti  dal  regolamento (CE)  n.2006/04  per un’adeguata  assistenza  in  caso  di  disservizi e incidenti. L’entrata in vigore di questo provvedimento (D.Lgs.169/14) riguarderà sia i “servizi regolari” organizzati per linee e fermate prestabilite che i “servizi occasionali” o turistici. In caso di inosservanza da parte delle imprese di trasporto sono previste pesanti sanzioni che devono determinare un sistema di maggiore tutela degli utenti del trasporto pubblico, con particolare attenzione verso le persone con disabilità o mobilità ridotta. Mentre si introducono a fatica le nuove norme suggerite dall’Europa, Federconsumatori registra il permanere di una grande incertezza sul futuro del trasporto pubblico modenese, dopo la richiesta avanzata da SETA all’Amministrazione comunale di autorizzare un aumento delle tariffe per gli autobus cittadini. Una richiesta di aumenti che fa seguito a quelli già introdotti per i biglietti singoli sulle linee extraurbane dal 1° marzo scorso e dal 1° settembre per il servizio integrato (treno+bus) sulla tratta Modena-Carpi-Rolo.  Una  richiesta  di  aumenti  presentata  incautamente  da  SETA  assieme  ai  dati di bilancio 2013, che per il territorio modenese ha fatto registrare una perdita di quasi 2 milioni di utenti rispetto all’anno precedente.
Federconsumatori  denuncia  l‘atteggiamento  contraddittorio  di  SETA,  una  società  di  trasporto Federconsumatori pubblico  e  a  maggioranza  pubblica,  che  di  fronte  ad  un  evidente  fallimento  della propria politica  di trasporto, per coprire i mancati introiti si limita a richiedere aumenti di tariffa. Una contraddizione non fatta rilevare dalla Regione Emilia Romagna, nè dall’azionista di riferimento TPER. Silenzio anche sul mancato  completamento  del  sistema  Stimer/MiMuovo, che  a  regime  può  consentire  agli  utenti  di utilizzare indifferentemente i diversi mezzi pubblici disponibili, semplificandone l’utilizzo.
Federconsumatori prende atto l’azzeramento del disavanzo registrato nel bilancio del 2013 di Federconsumatori SETA ma ritiene sbagliato che questi oneri vengano scaricati prevalentemente sulle spalle degli utenti attraverso  adeguamenti  tariffari  non  motivati  e  senza  un  contestuale  miglioramento  del  servizio.  Le imprese di trasporto dei bacini di Modena, Reggio Emilia e Piacenza confluiti in SETA, ancora oggi non hanno completato il processo di aggregazione, mantenendo comportamenti diversi nei diversi bacini storici  e  strutture  ancora  separate  come  le  Agenzie  della  Mobilità.  Federconsumatori  conferma  la             richiesta all’Amministrazione Comunale di Modena per un confronto di merito sul piano tariffario e sula qualità del trasporto pubblico locale. Un confronto che deve essere esteso a questioni già poste da Federconsumatori sul futuro della Modena-Sassuolo e il miglioramento del servizio Modena-Carpi.                                         
(Comunicato Stampa Federconsumatori Modena 1 dicembre 2014)

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