In un momento nel quale aumentano i reati di violazione della privacy,truffa, cyberbullismo, pedofilia e pedopornografia e reclutamento di terroristi on line, non possiamo accettare progetti di riorganizzazione delle specialità della Polizia di Stato che prevedano in particolare la chiusura delle sezioni provinciali di Polizia Postale.

Ribadiamo l’importanza che questi presidi hanno in termini di prevenzione e repressione dei reati sul web.
Se si attuerà il piano che prevede il solo mantenimento dei compartimenti nelle sedi di Corte d’Appello più altre 30 sezioni provinciali, con relativa chiusura di tutti gli altri presidi sul territorio nazionale, si disperderanno le professionalità e la specializzazione dei membri della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Negli ultimi mesi stiamo assistendo a trasferimenti di personale specializzato presso gli uffici delle locali questure con contestuale affidamento di mansioni ordinarie, per far fronte alle carenze di organico.
Questa politica riorganizzativa impedisce da un lato di lavorare sulla prevenzione e dall’altro la vicinanza  ai cittadini con la conseguente perdita di un rapporto di fiducia diretto.
Questa scelta riorganizzativa, motivata da ragioni economiche, trova difficile riscontro sul lato pratico in quanto Poste Italiane, da sempre,  assicura sedi, mezzi e risorse  alle sezioni provinciali di Polizia Postale.

Pur comprendendo l’esigenza di un riordino e di una riorganizzazione dei presidi, queste non possono essere attuate a discapito della sicurezza dei cittadini in un momento nel quale è necessaria la presenza di persone esperte a cui potersi affidare per contrastare il dilagante fenomeno dei crimini informatici.
La recente approvazione della legge sul cyberbullismo affida questa delicata materia sul piano delle indagini e della prevenzione alla Polizia Postale e risulta difficile comprendere come i dirigenti scolastici potranno d’ora in poi relazionarsi sul territorio senza referenti.
Rimini risulta una delle città più colpite dai tagli al personale della Polizia Postale con il  50% degli addetti negli ultimi anni.
Silp Cgil (Sindacato dei lavoratori della Polizia ) e Federconsumatori , sono accanto agli operatori della Polizia che nonostante tutto continuano ad assicurare un servizio  e combattono insieme questa battaglia per loro e per la cittadinanza.

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