Mentre la Regione Emilia Romagna annuncia la prossima gara europea per l’assegnazione del servizio ferroviario regionale, gli utenti sono costretti a subire lo stillicidio quotidiano di disservizi e soppressioni. Un servizio svolto in proroga dal consorzio formato da Trenitalia e Tper dopo la disdetta operata dalla Regione a giugno 2011 per le inadempienze degli stessi gestori, destinato a trascinarsi fino a luglio 2016.Inaccettabile la quantità di treni soppressi: negli ultimi 8 mesi sono stati soppressi oltre 7.500 treni regionali, quasi 1.000 ogni mese, con la cancellazione del 3,5% dei treni previsti. Soppressioni che per il 40% sono motivate con la mancanza di personale e di treni per effettuare il servizio:

TRENI REGIONALI SOPPRESSI PERIODO GENNAIO~AGOSTO 2013 (rete RFI-FER)

CAUSA SOPPRESSIONE

rete RFI

%

rete FER

%

Tot. RFI+FER

%

Sciopero del personale

771

18,31

618

18,46

1.389

18,38

Indisponibilità del Personale

1.774

42,13

108

3,23

1.882

24,90

Indisponibilità del Materiale

743

17,64

8

0,24

751

9,94

Guasto al Materiale

386

9,17

196

5,86

582

7,70

Soppressioni programmate

156

3,70

2.267

67,73

2.423

32,06

Altro

381

9,05

150

4,48

531

7,03

Totale

4.211

 

3.347

 

7.558

 

Un elenco di motivazioni che vuole giustificare l’ingiustificabile e che raggiunge l’apice con la “programmazione” delle soppressioni che non mette al riparo gli utenti dalle conseguenze del mancato servizio e che si traduce in perdita di tempo e denaro. Diversamente ai gestori è sufficiente “riproteggere” gli utenti sul treno successivo, spesso con avvisi intempestivi e l’assenza di servizi sostitutivi. Incredibilmente “l’esercizio provvisorio” previsto dalla stessa Regione avrà una durata di almeno cinque anni, con un’utenza vincolata a servizi sempre più scadenti e al disimpegno degli attuali gestori. Paradossalmente queste massicce soppressioni non tutelano nemmeno gli abbonati che pagano anticipatamente la tariffa per treni non più garantiti!

La Regione Emilia Romagna presentando la gara per l’aggiudicazione dei servizi ferroviari regionali precisa che il vincitore della gara si aggiudica il servizio per 15 anni rinnovabili per ulteriori 7 che, nelle intenzioni, dovrebbe consentire al nuovo gestore per ammortizzare i costi dell’acquisto dei nuovi treni. Per rendere appetibile la partecipazione la stessa Regione mette sul piatto una torta di 153 milioni di euro l’anno.

Federconsumatori denuncia ancora una volta lo stato insostenibile del livello dei servizi di trasporto pubblico e la necessità di spendere presto e meglio le ingenti risorse dei cittadini che la stessa Regione destina al settore. La gara europea deve rappresentare la soluzione del problema, non la prosecuzione di un’agonia sotto altra forma. Un altro rischio per i cittadini dell’Emilia Romagna è vedersi offrire per un’intera generazione gli stessi servizi attuali dagli stessi protagonisti, però ad un prezzo maggiorato. Un’eventualità nefasta che dovrebbe turbare maggiormente le sensibilità della politica e della rappresentanza sociale dei cittadini.

G.P.

Spesa relativa all’intervento “La formazione e la tutela dei cittadini consumatori-utenti del programma generale della Regione Emilia-romagna finanziato dal Misnistero dello sviluppo Economico ai sensi del D.M. 26/5/2010

 

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