I Carabinieri dei NAS in tutta Italia hanno controllato nei giorni scorsi oltre 500 ristoranti etnici e depositi di alimenti, riscontrando irregolarità di vario tipo in 242 strutture: cibi scaduti, scongelati e ricongelati, mancato rispetto delle norme igieniche, importazioni vietate, sono tra le violazioni più comuni rilevate.

Sotto accusa sono in particolare i locali che propongono la formula “all you can eat”, locali che si sono diffusi a macchia d’olio in tutta Italia negli ultimi anni. Locali nei quali è possibile mangiare senza limiti ad un prezzo fisso, che varia dai 9.50 euro a pranzo ai 19.50 euro a cena (a volte addirittura meno). E’ sufficiente digitare sul proprio smartphone “all you can eat” ed immediatamente ci si accorgerà dell’enorme quantità di ristoranti nei quali è possibile mangiare con questa formula nella propria città.

L’obiettivo dell’ ”all you can eat” è quello di attirare il maggior numero di clienti offrendo loro la maggior quantità di cibo possibile ad un prezzo economicamente vantaggioso, fuori da ogni regola di mercato, e a discapito di quei ristoratori che offrono materie prime di qualità rispettando la normativa.

Questa formula induce il consumatore a credere nel “mangio tanto, spendo poco” senza farlo riflettere sulla reale qualità del prodotto e delle relative conseguenze sulla sua salute. 

Vengono proposte grandi quantità di piatti a base di carne e pesce, i più facilmente contaminabili da batteri, virus e altri parassiti specialmente se non viene rispettata la catena del freddo. Sono oltre 250 le tossinfezioni alimentari causate dall’ingestione di cibo contaminato che si manifestano con differenti sintomi (i più comuni sono quelli gastrointestinali) e che in alcuni casi possono addirittura provocare gravi conseguenze (anche la morte). 

Sono i ragazzi i maggiori frequentatori di questi locali, mentre crescono gli anziani. La ragione è ovvia: il basso prezzo aggiunto alla possibilità della cosiddetta “abbuffata”, più o meno al costo di una pizza. Non solo pericolo tossinfenzioni quindi, ma anche aumento di patologie: sovrappeso e obesità nei ragazzi, ipertensione, ipercolesterolemia e in generale malattie cardiovascolari negli anziani a causa di assunzione di cibo che non è solo di scarsa qualità e viene trattato senza seguire le norme igienico-sanitarie, ma è anche ricco di grassi e zuccheri. 

Federconsumatori è da anni impegnata ad informare e formare i giovani, ma non solo, su quella che è la sana alimentazione, che non fa mai rima con basso costo e rischio per la salute. 
“You can choose”- TU PUOI SCEGLIERE– scegli la qualità del cibo, scegli quei ristoranti, anche etnici, che utilizzano prodotti di qualità e che scelgono la legalità e il rispetto delle norme igieniche salvaguardando così la salute del cliente.

Una semplice considerazione dovrebbe tenere tutti all’erta: se ho mangiato pesce per un valore di gran lunga inferiore rispetto a quello che spenderei per acquistarlo crudo in un supermercato, quale può essere la qualità di ciò che ho mangiato? Perchè devo giocare la mia salute alla roulette del “You can eat”?

A seguire l’intervento della nostra specialista del settore agroalimentare Pamela Bussetti ai microfoni di TRC Modena

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