Con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario è operativa la “rimodulazione” di Trenitalia sui collegamenti effettuati con treni IC/ICN/EScity. Una scelta unilaterale del gestore che viene spiegata con l’appartenenza di questi treni all’offerta “a mercato” e che “rispondono quindi solo a esigenze di sostenibilità economica”. Una scelta tutta commerciale discutibile, che di fatto porta all’azzeramento delle offerte alternative ai Frecciarossa, lasciando agli utenti scelte fittizie.

Alla prova dei fatti il nuovo orario per l’Emilia-Romagna presenta, tra la soppressione di treni e fermate e nuovi collegamenti, un saldo negativo. La scelta per la Lunga Percorrenza di operare una “rottura di carico” a Bologna rischia di diversificare i servizi tra Romagna ed Emilia e di queste con la Lombardia. Le fermate ripristinate a Reggio e in Romagna dei treni Frecciabianca e i nuovi ICN Bologna-Lecce rappresentano una risposta positiva ma parziale. Sono rimaste senza esito le richieste degli utenti emiliano-romagnoli che utilizzavano la fermata di Milano Rogoredo dell’EScity 9802, funzionale all’utilizzo dei vantaggi del Passante. Sono soppressi gli IC 621/622 nella tratta Bolzano-Mn-Mo-Bologna, pur compresi nel contratto di servizio con lo Stato e funzionali ad un territorio escluso dai benefici dell’Alta Velocità.

Risulta particolarmente eclatante l’avvenuta soppressione di ogni collegamento tra Milano e Bologna tra le 20,20 e le 5,15 del mattino successivo. Una scelta incredibile per i numerosi utenti che utilizzavano l’offerta precedente, composta da un EScity e due ICN, per rientrare a Bologna e nelle stazioni intermedie sull’asse della via Emilia. Si ricorda che questi utenti, in concorso economico con le loro Regioni, sono abbonati con l’integrazione della carta “MiMuovoTuttoTreno” e quindi loro stessi “a mercato”. Si parla di treni che gli utenti ritenevano ad alta frequentazione e garanzia implicita della loro “sostenibilità economica”. Dati che Trenitalia non ha mai diffuso, forte di un’autonomia gestionale che rischia di sconfinare nell’abuso.

Federconsumatori ribadisce la necessità di prevedere una gestione integrata e complessiva dell’offerta ferroviaria nei collegamenti di ambito regionale e interregionale. Una necessità prima di tutto economica per evitare sprechi di risorse tra servizi doppi o, all’opposto, mancanti. Federconsumatori – con una lettera all’amministratore delegato di Trenitalia Soprano e agli Assessori alla mobilità Peri (Emilia Romagna) e Cattaneo (Lombardia) – richiede prioritariamente il ripristino dei collegamenti serali/notturni tra Milano e Bologna soppressi con il nuovo orario, nella direzione delle attese rappresentate dagli utenti e l’adozione di provvedimenti di ripristino per le altre tratte/fermate soppresse. Si auspica che tali decisioni vengano assunte rapidamente di concerto tra la Direzione nazionale di Trenitalia e le Regioni Lombardia ed Emilia-Romagna, con il coinvolgimento degli utenti e delle loro rappresentanze.

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