Per far fronte al numero elevato di richieste relative al bando 2020 dedicato all’acquisto di veicoli ibridi, la Regione Emilia Romagna ha approvato un ulteriore stanziamento, in aggiunta al milione di euro previsto dalla prima fase della misura, di 450mila euro che servirà a soddisfare tutte le 8.289 domande ammesse al bando, raddoppiate rispetto alle richieste del 2019. Con queste risorse si potranno soddisfare anche le 2.546 richieste pervenute nel mese di novembre e dicembre 2020.
La Regione Emilia Romagna sosterrà anche nel 2021 i cittadini interessati all’acquisto di auto ad alimentazione ibrida a basso impatto ambientale e ridotto consumo energetico. Il contributo della Regione è previsto per il triennio 2021-23 e sarà erogato in tre tranche annuali di importo non superiore a 191 euro/anno (pari al costo medio del bollo). Potranno procedere alla richiesta i cittadini residenti in Emilia Romagna che acquisteranno per uso privato un’auto ibrida di prima immatricolazione con alimentazione:
– benzina-elettrico;
– gasolio-elettrico;
– benzina-idrogeno.
La Regione ha previsto la presentazione della richiesta una sola volta per i tre anni di validità e provvederà automaticamente all’accredito del contributo negli anni successivi. Ai cittadini interessati sarà possibile accedere online fino al 31 dicembre 2021 sulla piattaforma del portale regionale all’indirizzo http://mobilita.regione.emilia-romagna.it/leggi-atti-bandi solo attraverso SPID o con credenziali FedERa (fino al 30 settembre 2021) e con la Carta identità elettronica.
Le agevolazioni sul bollo che la Regione Emilia Romagna ripropone hanno lo scopo condiviso di agevolare la sostituzione delle vetture più datate con veicoli a basso impatto ambientale.
Una misura da integrare con le azioni richieste anche da Federconsumatori contenute nei Piani di Mobilità Sostenibile (PUMS), a partire dalla incentivazione della mobilità ciclo-pedonale e l’utilizzo di mezzi pubblici. Federconsumatori ritiene prioritario per l’area padana prevedere interventi mirati e immediati per la riduzione delle sostanze inquinanti a partire dalle polveri sottili (PM10 – PM2,5) sempre più spesso chiamate in causa per le correlazioni con gravi malattie dell’apparato respiratorio che coinvolgono la salute di migliaia di cittadini.
S.M. e G.P.
l.r 4/17 annualità 2021