Con l’arrivo dell’estate, approfittando delle città vuote, aumentano le truffe estive. Bersaglio prescelto per questo tipo di raggiri spesso sono le persone anziane, ma le truffe non risparmiano anche casalinghe e giovani. Ecco gli approcci più comuni adottati dai truffatori:

Il falso incidente L’espediente è quello di tirare sassi alle auto con anziani a bordo, fingendo di essere stati urtati e chiedendo non il Cid, ma soldi contanti per “evitare rincari da parte dell’assicurazione”.

Le parcelle gonfiate A chi non è capitato di avere bisogno di visite specialistiche o operazioni di manutenzione in casa nel mese di agosto? Trovare artigiani o studi medici in questo periodo è una vera impresa. Ecco perché qualche disonesto se ne approfitta, praticando prezzi esorbitanti.

La falsa banconota L’impostore, in genere una persona distinta, chiede alla sua vittima di cambiare una banconota, quasi sempre da 50 euro. I soldi che l’anziano riceve in cambio, però, sono falsi.

Vendite porta a porta

  • Dei finti operatori si recano a casa delle persone anziane e, spacciandosi per dipendenti di conosciute aziende fornitrici di gas, dichiarano che chi non è in possesso di un rilevatore di fughe di gas contravviene alla legge. Grazie a questo stratagemma convincono i malcapitati ad acquistare i rilevatori.
  • Sulla scia della liberalizzazione del mercato energetico, degli operatori si presentano nelle case di persone anziane offrendo contratti di vendita di fornitura di energia a prezzi molto bassi. In tal modo fanno firmare diversi fogli, spacciandoli per il contratto, ma, solo in seguito, le vittime si accorgono di aver sottoscritto non solo un contratto di fornitura di gas a prezzi elevati, ma anche un contratto telefonico con un nuovo operatore, di cui non si era mai parlato al momento della sottoscrizione.
  • Finto dipendente comunale chiede di verificare se i fornelli del gas sono a norma e poi minaccia sanzioni e multe per malfunzionamento, chiedendo somme di denaro per avviare la messa in norma.

Passanti

  • Con un gelato o con una bibita, il truffatore sporca il passante e, con la scusa di ripulirlo, gli sfila il portafogli.
  • Fingendosi un parente o un vecchio amico, l’impostore abbraccia l’anziano malcapitato, sottraendogli il portafoglio.
  • Un passante chiama per nome l’anziano, chiedendogli dei soldi per un acquisto effettuato dal figlio o dal nipote.

Lettere di riscossione tributi Di recente sono state scoperte delle maxitruffe nell’ambito della riscossione tributi. Vengono recapitate, infatti, delle false lettere che evidenziano errori nelle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti, richiedendo il pagamento immediato di sanzioni, in genere fornendo un iban bancario. Prima di versare qualsiasi somma è bene verificare con l’Agenzia delle Entrate o presso le società di riscossione tributi la veridicità e soprattutto la legittimità di quanto richiesto.

Mail Ma le truffe non risparmiano anche i giovani. Sono sempre più numerose, infatti, le segnalazioni riguardanti messaggi e-mail che riferiscono di problemi sul proprio conto corrente e che chiedono di fornire i dati del conto per risolvere la problematiche comunicate. Il furto dei dati viene eseguito con diverse modalità (si chiede di fornirli direttamente, oppure si chiede di entrare in un sito che è simile a quello della banca e scrivere i propri dati come per l’home banking). In alcuni casi vengono richiesti solo i dati personali (e non quelli bancari) che verranno utilizzati per altri tipi di truffe.

Lavoro La difficoltà a trovare lavoro, soprattutto da parte dei giovani, ancora di più in un momento di crisi come questo in cui si sta registrando un pessimo andamento dell’occupazione, viene sfruttata da chi escogita nuove truffe. Aumentano, infatti, le offerte di stages e corsi professionali che garantiscono, a fine corso, un lavoro a tempo indeterminato, lavori a domicilio etc. In realtà, in tutti questi casi, vengono chieste somme di denaro spesso molto consistenti, senza fornire né la preparazione né, ovviamente, il posto di lavoro promesso.

Carta di credito Un operatore chiama spacciandosi per un addetto dell’ufficio antifrodi della vostra carta di credito e, con la scusa di un addebito sospetto (in genere per dei biglietti aerei), richiede il Codice di Sicurezza riportato sul retro della carta di credito. Alle vittime sembrerà di non fornire informazioni particolarmente rischiose, in fondo non hanno richiesto il numero di serie della carta. Ma se i truffatori non l’hanno richiesto è perché già ne sono in possesso e, grazie al codice da voi fornito, saranno liberi di utilizzare la vostra carta! È importante tenere presente, quindi, che non bisogna fornire nessun riferimento o dettaglio a chi dice di chiamare per conto della vostra carta di credito! Le società che emettono le carte di credito, infatti, non vi chiederanno mai dei codici, loro già li conoscono!

I consigli

1. Non tenete molto denaro in tasca quando uscite, o in casa.

2. Nessun cassiere né direttore di banca vi può fermare per strada, chiedendovi di ricontare il denaro che vi ha consegnato o informazioni sul vostro conto.

3. Non firmate mai alcun contratto, soprattutto per strada, senza consultare parenti, amici, un avvocato di fiducia o un’Associazione dei Consumatori.

4. Se vi accorgete che state subendo una truffa, rivolgetevi immediatamente alle Forze dell’Ordine. Non aggredite verbalmente il truffatore, né tentate di difendervi da soli.

5. Se dovete prelevare del denaro al bancomat, evitate luoghi isolati e fatelo sempre alla luce del giorno, meglio se accompagnati, coprendo la tastiera da sguardi indiscreti mentre componete il PIN. Diffidate sempre, comunque, di chi attira la vostra attenzione subito dopo aver prelevato.

6. Quando siete soli in casa, non lasciate entrare nessuna persona sospetta, soprattutto se intenzionata a presentarvi offerte, piani tariffari vantaggiosi o prodotti da acquistare. Le società di energia elettrica, del gas, dell’acqua (o via dicendo) avvertono sempre prima dell’arrivo di un loro addetto per controllare il contatore. In ogni caso telefonate all’azienda per verificare l’autenticità degli addetti.

(Comunicato stampa Federconsumatori)

2.454 Visite
  • Categoria dell'articolo:NEWS
  • Tempo di lettura:6 minuti di lettura