La Manifestazione delle Tasche Vuote promossa dalle associazioni dei consumatori Adusbef, Assoconsum, Cittadinanzattiva, Lega Consumatori, Movimento Consumatori e Federconsumatori ha avuto un successo di partecipazione e di consenso che rimarca la sofferenza dei cittadini rispetto a quanto stabilito con la manovra finanziaria approvata ieri alla Camera.
Presenti anche altre realtà sociali e semplici cittadini che al passaggio del corteo “La camminata degli onesti”, che da Piazza del Campidoglio ha raggiunto il presidio in Piazza Montecitorio, hanno applaudito e manifestato ampio consenso ai contenuti dell’iniziativa.
Manifestazione dedicata a dimostrare il dissenso verso una manovra che colpisce i “soliti noti”, soprattutto le fasce più deboli della popolazione, lavoratori a reddito fisso e pensionati, determinando una pericolosa contrazione del mercato.
Che non fa nulla per arginare il continuo ed inarrestabile aumento dei prezzi, e anzi, con la geniale trovata di aumentare l’IVA al 21%, non fa altro che “agevolarlo”.
Che non accenna a uno straccio di rilancio e di ripresa economica e che ha cancellato definitivamente dal suo vocabolario le parole liberalizzazione e sviluppo.
Questa condotta irresponsabile porterà il Paese al tracollo.
Per questo chiediamo una politica economica più sensata, responsabile e lungimirante, che apra una stagione di nuova occupazione e di rilancio.
Pensiamo che per risanare e rilanciare nel contempo l’economia del nostro Paese sia necessario avviare:
– Tassa sulle transazioni finanziarie,
– Equiparazione tassa su rendite finanziarie (eccetto titoli di stato) a media europea del 20%,
– Più determinata lotta all’evasione fiscale,
– Tassa sui patrimoni sopra 2 milioni di Euro,
– Taglio delle accise sulla benzina,
– Sblocco delle infrastrutture, per rilanciare imprese e occupazione,
– Tagli ai costi della politica, principalmente su:
o abolizione Province con salvaguardia occupazionale,
o accorpamento piccoli comuni,
o tagli dei fringe benefit di Parlamentari, manager pubblici e amministratori locali.
o politica di liberalizzazioni, a partire dal settore dei carburanti.
Siamo convinti che solo una grande stagione di impegno per una nuova cultura della responsabilità che accomuni le forze della società e riformi la politica, strumento indispensabile della democrazia, potrà rilanciare il Paese.