Nell’estate del 2010 Federconsumatori e Adusbef hanno presentato una prima denuncia nei confronti dell’agenzia di rating Moody’s, per aver diffuso giudizi falsi, infondati o comunque imprudenti sul sistema economico-finanziario e bancario italiano configurando una manipolazione del mercato.

Le indagini, coordinate dal pm Dott. Michele Ruggiero con il procuratore capo Dott. Carlo Maria Capristo della Procura di Trani, si sono estese nei mesi successivi anche alle altre principali agenzie di rating, Standard & Poor’s e Fitch.

In maggio, i vertici di Standard & Poor’s sono stati rinviati a giudizio per manipolazione di mercato pluriaggravata e continuata: ad incastrarli, oltre alle perizie ed alle consulenze, ci sono compromettenti intercettazioni telefoniche tra l’ allora numero uno dell’agenzia di rating Standards and Poor’ s, Deven Sharma, ed i suoi referenti italiani ed europei.

Il sospetto dei pm di Trani è che gli analisti non si mossero autonomamente ma risposero a un disegno, oggettivamente perseguito, di «golpe bianco» del gruppo dirigente centrale dell’agenzia, consistente nell’affidare ad analisti «inesperti» il mandato di produrre analisi, e nell’adottare una certa tempistica nella diffusione dei report in modo tale da influenzare l’evoluzione politica italiana.

Lo scorso luglio si è conclusa anche l’indagine su Moody’s, con la medesima accusa. I vertici e gli analisti della società di rating sono accusati del reato di «manipolazione del mercato» per avere «elaborato e diffuso» il 6 maggio 2010, «a mercato aperto, verso le ore 11.15, notizie false (anche in parte) sulla tenuta del sistema economico e bancario italiano». La ragione di tale comportamento è chiara se si analizza l’azionariato della società:  il primo azionista di Moody’s, con il 13,4% del capitale, risultava a fine dicembre del 2009  Warren Buffett, proprietario del  fondo di investimenti Berkshire Hathaway; al secondo posto con il 10,5% ecco comparire Fidelity, uno dei più grandi gestori di fondi del mondo. E poi è un florilegio di gente che di mestiere compra e vende titoli: si va da State Street a BlackRock a Vanguard a Invesco a Morgan Stanley Investment. Insomma i più grandi gestori di fondi a livello mondiale sono azionisti di Moody’s. E guarda caso lo stesso copione si riproduce in Standard& Poor’s: ecco nell’azionariato comparire in evidenza, a fine 2009, i nomi di Blackrock, Fidelity, Vanguard.

Tutti sappiamo come i giudizi diffusi dalle agenzie di rating sotto inchiesta abbiano condizionato la situazione economica e politica dell’Italia negli ultimi tre anni e abbiano penalizzato il nostro Paese con un danno erariale quantificato dalla Corte dei Conti in ben 120 miliardi di Euro; per questo motivo riteniamo che ogni cittadino italiano, sulle cui spalle è concretamente gravato il peso di questo illegittimo turbamento del mercato, abbia diritto a richiedere i danni morali e materiali subiti.

Federconsumatori mette a disposizione i moduli per la costituzione di parte civile nei processi penali in corso, che andranno consegnati alla sede dell’associazione più vicina.

Per la provincia di Bologna, consigliamo di telefonare al n.051/6087120.

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