Anche l’ultima promessa di RFI di attivare dal 9 dicembre la nuova stazione AV di Bologna non è stata mantenuta. Frecciarossa/argento e Italo continueranno anche con il nuovo orario ad utilizzare i binari di superficie, in difficile coabitazione con Intercity e Frecciabianca e i soliti, ingombranti treni regionali.
Ma i ritardi di RFI non saranno pagati dai treni dell’Alta Velocità che, come visualizzato sui siti online dei gestori, già col prossimo orario vedranno diminuire di alcuni minuti i tempi della tratta Milano-Roma e si vedranno aggiunti ulteriori collegamenti. Vantaggi indubbi per gli utilizzatori dell’AV che potranno godere della priorità assoluta nell’utilizzo dei pochi binari disponibili, a maggior danno degli utenti degli altri servizi ferroviari.Una forzatura per l’intero sistema ferroviario regionale ostaggio da troppi anni dell’Alta Velocità che ha subordinato a sé ogni esigenza, non rispettando il termine ultimo della fine dei lavori. Un ritardo di due anni non tollerabile e ancora auto-prorogato da RFI, che solo dieci giorni prima dell’inaugurazione al servizio commerciale comunica agli utenti la necessità di un ulteriore rinvio.
Uno sberleffo accolto in silenzio dalle istituzioni bolognesi e regionali che si sono “dimenticate” di indicare nei protocolli sottoscritti negli anni precedenti la data di termine dei lavori.Una situazione paradossale che Federconsumatori segnala da anni e che continua a produrre danni edisagi agli utenti emiliano-romagnoli. Le inadempienze e i ritardi delle imprese nel completamento deilavori dell’Alta Velocità continuano a ripercuotersi in particolare sugli utilizzatori del trasporto ferroviarior egionale con lo scadimento della qualità del servizio e l’aumento dei tempi di percorrenza.
Si richiama ancora una volta la Regione Emilia-Romagna a un doveroso e indispensabile intervento a tutela degli interessi dei propri cittadini-utenti, colpevolmente mancato fino ad ora.