E’ partita a suon di comunicati di FS ed NTV la corsa per l’Alta Velocità anche sulla Bologna-Rimini-Ancona. Dopo la massiccia soppressione di collegamenti e fermate della “lunga percorrenza” operata da Trenitalia negli ultimi anni, si passa ora a una ricca offerta di treni AV che d’improvviso diventano di interesse commerciale. Una svolta resa possibile anche dalle sollecitazioni delle istituzioni locali che hanno saputo ottenere questa inversione di tendenza. Secondo gli annunci dei gestori dal prossimo 9 giugno sulla direttrice Ancona-Milano potrebbero essere operative 2 coppie di Frecciarossa e 3 coppie di Italo/NTV.
Già dal prossimo 14 aprile una coppia di Frecciarossa entrerà in servizio nella tratta Ancona-Milano, consentendo agli utenti romagnoli di recuperare cinque minuti nella tratta Rimini-Bologna rispetto ai tempi di percorrenza degli attuali Frecciabianca:
Tutto bene dunque? Purtroppo non bastano le rondini a far primavera: per effetto dei nuovi treni AV dal prossimo 14 aprile i treni regionali 11526, 11522, 2133, 11597 della tratta Bologna-Rimini (Ancona) subiranno un allungamento dei tempi di percorrenza di circa 5 minuti. Un ulteriore peggioramento dellecondizioni di viaggio che riguarderà almeno un migliaio di pendolari. Un prezzo da pagare per un’altra“partenza anticipata” dei treni AV effettuati senza adeguamenti alle infrastrutture di linea e di stazione,con il rischio che la stessa Italo/NTV non possa fermare a Rimini per l’inadeguatezza dei marciapiedi.
Per le 5 coppie di treni AV annunciate da giugno dai gestori, non sono previste fermate nelle altre località romagnole attraversate (Faenza, Forli, Cesena).Il già carente trasporto regionale vedrà peggiorare i tempi di percorrenza nella tratta Rimini-Bologna:per ogni nuovo treno AV verranno danneggiati 2 treni regionali. La modifica delle tracce orarie dei treniregionali deve trovare l’approvazione del committente dei servizi, la Regione Emilia Romagna. Federconsumatori diffida la Regione Emilia Romagna al rispetto del “programma di esercizio”previsto dal contratto con i gestori, in particolare per i tempi di percorrenza. Una richiesta irrinunciabile,in costanza degli insufficienti risposte alle istanze avanzate dagli utenti negli ultimi anni per materiale rotabile vecchio, treni a composizione ridotta, tempi di percorrenza sempre più lunghi e soppressione di treni e fermate della “lunga percorrenza”.
L’Alta Velocità non deve essere il privilegio di pochi, ma può costituire un’occasione di migliore integrazione tra i servizi ferroviari, con miglioramenti miglioramenti percepibili anche per gli utenti del trasporto regionale e degli altri collegamenti nazionali.