Per il prossimo 22 febbraio la Regione Emilia-Romagna ha convocato i componenti del “Patto per la Mobilità” per uscire dall’impasse seguita ai frettolosi e indigesti aumenti ATC/FER. Dopo le proteste degli utenti e delle loro rappresentanze, le “grandi firme” in calce al “Patto” tra precisazioni e distinguo si sono progressivamente defilate. Si arriva a giustificare gli aumenti con motivazioni improprie come il fenomeno del “dilagante” abusivismo e il ritornello delle “tariffe ferme da anni”.

Federconsumatori respinge gli aumenti introdotti, come anticipato all’interno dei comitati consultivi, punitivi nei confronti di un’utenza che con la fiscalità generale già sostiene i costi del servizio pubblico. Inaccettabile l’aumento del 50% del prezzo del biglietto a bordo, portato a 1,50 euro, il cui prezzo deve essere corrispondente al biglietto prepagato. I costi aggiuntivi per la manutenzione delle obliteratrici, che giustificherebbero l’aumento, trovano immediato compenso dal mancato pagamento delle percentuali ai rivenditori privati. Come lamentato da molti utenti, mentre aumenta il prezzo del biglietto del 20%, rimane invariata la validità a 60 minuti.

Federconsumatori respinge la logica di aumenti generalizzati che non hanno tenuto nel debito conto fasce d’utenza sensibili come abbonati e anziani, comunque chiamati a sostenere aumenti consistenti. Gestori ed enti che dichiarano tariffe ferme da troppi anni, fingono di ignorare che pochi mesi fa una parte degli utenti ha visto aumentare il prezzo di biglietti e abbonamenti con l’introduzione del nuovo sistema a zone, in particolare per l’extraurbano. La possibilità prevista dal “Patto” di agire anche sulle tariffe, è diventato per imprese ed enti l’unico toccasana. Quella parte del “Patto” che prevede per imprese ed enti un forte “impegno” per il miglioramento della gestione e dei servizi erogati è di fatto ignorata. Lo stesso presidente di ATC se l’è cavata annunciando un elenco di provvedimenti adottati negli anni precedenti, dando cosi al “Patto” una decorrenza retroattiva.

Federconsumatori ha richiesto da tempo l’aumento dei controlli a bordo e un nuovo sistema di validazione del biglietto, che preveda il passaggio obbligatorio nell’obliteratrice di tutti i titoli di viaggio. Richieste ancora disattese, spesso sostituite da facili annunci di inasprimenti di controlli e sanzioni di dubbia efficacia. In questi giorni si è preferito “dare i numeri” sull’abusivismo, con incredibili valutazioni fino al 70% subito smentite dal numero reale di infrazioni rilevate. Enti e gestori, proprio perchè titolari dei controlli, non possono limitarsi a lanciare inutili allarmismi, ma devono porre in atto adeguate contromisure.

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