L‘aumento di spesa dal primo di ottobre che si attesterà, per una famiglia tipo che consuma 1.400 metri cubi di metano all’anno, di 61 euro annui (comprensive dell’aumento dell’Iva dal 20% al 21%) è una vera e propria sberla per le famiglie .
Aumenti che si vanno ad aggiungere a quelli di +92 euro già registrati nei trimestri del 2010 e di +78 euro nei tre trimestri del 2011. Dal 1 gennaio 2011 a oggi gli aumenti ammonteranno così a ben 139 Euro annui e, dal 1 gennaio 2010 ad oggi di ben 231 Euro!
Cifre elevatissime, che faranno segnare un nuovo record alla spesa annua delle famiglie per il gas, che nel 2011 rischia di superare 1167 Euro.
Tali aumenti si abbatteranno sulle famiglie soprattutto da ottobre in poi, vale a dire nei mesi invernali.
Le famiglie, il cui potere di acquisto è già stremato dai continui aumenti di prezzi e tariffe in tutti i settori e sarà ulteriormente aggravato dalla manovra economica iniqua e depressiva del Governo, dovranno così fare i conti con l’ennesimo aumento.
In questo grave contesto chiediamo al Governo misure urgenti per il superamento dei ritardi “infrastrutturali” in questo settore, attraverso l’aumento della capacità di importazione dei gasdotti, la costruzione di rigasificatori e di impianti di stoccaggio con le massime garanzie di sicurezza, ma soprattutto incrementando processi di concorrenza nel settore del gas, sia sul versante dell’approvvigionamento che in quello della distribuzione.
Se un reale processo di liberalizzazione e di investimenti in nuove infrastrutture inciderebbe positivamente sui costi e sulle tariffe, su quello delle bollette bisogna fare decisamente di più sia superando in concertazione Europea il collegamento prezzo petrolio – prezzo gas ed operando per ridurre l’eccessiva imposizione fiscale che incide su ogni metro cubo consumato per il 39%, portando tale percentuale alla media europea del 20%.
(Comunicato stampa Federconsumatori)