Al momento stai visualizzando Chi e’ un cattivo pagatore? Come lo si diventa?

​Può succedere, quando ci si reca presso una banca o una società finanziaria per richiedere un prestito o per accendere un mutuo, di vedersi negato il finanziamento perché considerati “cattivi pagatori”.

Quando si viene segnalati come cattivi pagatori in una Centrale Rischi o SIC (Sistema di Informazioni Creditizie)? Vediamo alcuni esempi:

  • in caso di mancato o ritardato pagamento di una o più  rate di un prestito o di un mutuo

  • in caso di ritardato pagamento degli  importi pagati tramite la carta di credito

  • in caso di prolungati periodi di giacenza in rosso del conto corrente bancario

  • in caso di pignoramento

  • in caso di revoca della carta bancomat e della carta di credito

  • quando si ritarda sistematicamente nel pagamento delle utenze (luce, gas, telefono)

Quando la banca ci segnala che siamo stati inseriti nell’elenco dei cattivi pagatori, la prima cosa da fare è farsi dire quale ente ha inserito il nostro nominativo nella banca dati.

Ci sono diverse le società, sia private che pubbliche, che raccolgono e archiviano in appositi registri le informazioni sull’affidabilità finanziaria di privati.

Una volta conosciuto il nome della centrale rischi nel cui archivio siamo stati inseriti, è possibile procedere alla richiesta dei dati di accesso all’elenco per verificare che dati sono stati inseriti .

Se la segnalazione è stata corretta, il nominativo rimarrà nell’archivio per un determinato ammontare di tempo previsti per legge e indicati nel “Codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti” stilato dal Garante della Privacy, dopodiché il nome verrà cancellato automaticamente e in modo gratuito dalle liste.

Se invece siamo stati inseriti nell’elenco per errore, allora è possibile richiedere la cancellazione allegando tutta la documentazione che attesta il rispetto delle  scadenze dei pagamenti previste dal contratto di finanziamento stipulato con la banca o finanziaria.

Per quanto tempo vengono conservate le informazioni?

  • per 12 mesi per i casi di ritardo nel pagamento di una o due rate poi regolarizzato. I dodici mesi decorrono dalla data di regolarizzazione;

  • per 24 mesi in caso di ritardato pagamento di più di due rate. I 24 mesi decorrono dalla data di regolarizzazione

  • per 36 mesi per i casi di mancata regolarizzazione (morosità grave) dei pagamenti. I trentasei mesi decorrono dalla data di cessazione del contratto.

Articolo realizzato da S.B. – collaboratrice Federconsumatori Rimini A.P.S.

Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay 

“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2018.”
5.584 Visite