Al momento stai visualizzando Non solo euro 4, giro di vite anche su stufe a camini.

Dal 1 ottobre 2018 entra in vigore la delibera regione Emilia Romagna 1412/2017 in attuazione del piano integrato regionale per il miglioramento della qualità dell’aria.

Tutta l’attenzione si e’ concentrata sui blocchi alla circolazione delle auto diesel euro 4, tema sul quale Federconsumatori ha fatto delle proposte alla regione(incremento degli incentivi e riduzione del costo del bollo di circolazione) su cui attendiamo risposte, poco spazio e’ stato invece dedicato all’altra parte del provvedimento indirizzato, per semplificare, all’uso di stufe e camini. Anche in questo caso le ripercussioni sui cittadini sono significative vista la diffusione di sistemi di riscaldamento di siffatta specie.

Proviamo allora ad esaminare i contenuti della norma.

Nel periodo 1° ottobre – 31 marzo viene vietato l’uso di biomasse legnose nei generatori di calore con focolare aperto o che possono funzionare aperti e in quelli con prestazioni inferiore ai 2 stelle (le stufe 2 stelle hanno un rendimento termico almeno del 75%) in tutti i comuni i cui territori sono interamente situati sotto i 300 mt sul livello del mare. Ciò significa che caminetti e stufe a pellet senza requisiti non possono essere utilizzati a meno che non siano l’unica fonte di riscaldamento della unità immobiliare.

Sarà proibita l’installazione di generatori di calore con requisiti minori di 3 stelle.

Ci sarà l’obbligo di utilizzare pellets qualificati e certificati A1 come scarsamente inquinanti

Dal 1 ottobre 2019 i generatori di calore utilizzabili dovranno avere il requisito di prestazione energetica pari a 3 stelle invece che 2 stelle e i sindaci dei comuni con territori situati in parte sotto i 300 mt slm dovranno individuare le parti di territorio sotto i 300 mt cui si applica la delibera. Se non lo faranno il divieto sarà su tutto il territorio comunale.

Se nel periodo ottobre-marzo saranno superati i limiti massimi di pm10 per 4 giorni consecutivi il sindaco di comuni superiori a 30000 abitanti dovrà impedire qualsiasi fuoco all’aperto e utilizzo di generatori < 3 stelle (se l’unità immobiliare ha un impianto di riscaldamento alternativo).

Paolo Tazzini, responsabile Sportello Energia di Federconsumatori Parma

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