Al momento stai visualizzando Il “caso del mese” di Federconsumatori ER. Telefonia, cambio gestore con l’imbroglio

La fantasia degli operatori di telefonia per carpire l’assenso a nuovi contratti non conosce confini: ogni giorno ne abbiamo nuove testimonianze, come quella di una nostra associata, signora Cinzia P., che ci ha raccontato la sua disavventura

Cliente Vodafone da tempo, la signora ha ricevuto sul suo numero la chiamata di un sedicente operatore Vodafone che la informava di un imminente aumento del suo abbonamento. Le modifiche unilaterali da parte del gestore purtroppo sono lecite, a patto che il cliente sia adeguatamente informato e che possa esercitare il recesso dal contratto senza spese o penali.

Così ha fatto la nostra Cinzia: ha chiesto di disdire il suo abbonamento con Vodafone che, a seguito di questa modifica unilaterale, non era più conveniente per lei. 
L’operatrice al telefono le ha detto che, come gesto di attenzione verso i clienti, Vodafone l’avrebbe fatta contattare da un’associazione di consumatori per la scelta dell’offerta più adatta alle sue esigenze. Dopo poco, infatti, la signora ha ricevuto un’altra telefonata, da parte di questa fantomatica associazione dei consumatori, che le proponeva un contratto con un altro gestore, che Cinzia ha accettato. 

Dopo circa un mese, la nostra associata ha ricevuto la bolletta finale di Vodafone, gravata di ben 400 euro di spese e restituzione di sconti per il recesso anticipato. Chiamata Vodafone per protestare (il recesso sarebbe dovuto avvenire senza spese!), Cinzia  ha scoperto tutta la verità: non c’è mai stato nessun aumento del suo precedente contratto, nessuna operatrice Vodafone l’aveva contattata e quindi il suo passaggio ad un altro operatore è stato gestito, a ragione, come recesso anticipato con tutte le spese previste dal contratto.

Si è trattato di un articolato imbroglio per convincere la nostra Cinzia a cambiare operatore, con l’illusione che sarebbe stato indolore e conveniente; ad aggravare il tutto, la falsa rassicurazione di avere l’assistenza di una (inesistente) associazione del consumatori come garante della legittimità dell’operazione.

In questo caso è impossibile contestare la bolletta salata di Vodafone, che non ha fatto altro che applicare il contratto e che è estranea a tutta la macchinazione (anzi, ha perso una cliente); d’altro canto è anche difficile chiedere conto dell’accaduto al nuovo gestore, dal momento che tutta la vicenda è avventa per telefono. Noi ovviamente abbiamo sporto immediatamente un reclamo scritto contro il nuovo gestore, che si è evidentemente affidato ad agenzie di marketing esterne senza alcuno scrupolo e che dovrà rispondere del loro operato; se il reclamo non avrà esito positivo abbiamo tutta l’intenzione di avviare, oltre alle procedure obbligatorie di conciliazione per risolvere il problema, anche un esposto all’Autorità per le Comunicazioni e all’Antitrust per pratica commerciale scorretta.

Quindi attenzione: se il vostro gestore ha intenzione di aumentare il vostro contratto ve lo comunicherà in forma scritta, oppure nella fattura, e soprattutto ricordate che nessuna associazione di consumatori seria svolgerà mai attività di marketing e acquisizione di contratti per conto di aziende private.

Se anche voi siete stati vittime di comportamenti scorretti dei gestori telefonici e vi serve assistenza, contattate la nostra sede più vicina http://www.federconsumatorier.it/sedi.

E.A.

“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna, con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2018”
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