L‘Assemblea legislativa della regione Emilia Romagna ha approvato alla fine di settembre la nuova legge sui rifiuti urbani. Grazie alla nuova legge, che come afferma il presidente Bonaccinici consolida come regione fra le più avanzate d’Europa“, avremo una nuova visione nella gestione dei rifiuti che diventeranno risorsa. L‘obiettivo primario è transitare da un modello economico lineare basato sullo sfruttamento delle risorse naturali, senza prospettive legate al riuso o al ripristino delle stesse, ad una “economia circolare“, in cui non vi siano prodotti di scarto e in cui le materie vengano costantemente rimesse in circolazione e riutilizzate.

Ecco le novità più importanti introdotte dalla legge a sostegno degli obiettivi posti :

  • la tariffazione puntuale (Tariffa puntuale significa equità contributiva, in quanto si pagherà in relazione all’effettivo servizio erogato e non in base ai metri quadri o al numero dei componenti della famiglia I cittadini saranno responsabilizzati attraverso l’applicazione del principio «chi inquina paga».)
  • gli incentivi rivolti ai Comuni più virtuosi e premi alle imprese che smaltiscono meglioLa legge prevede la costituzione presso l’Atersir di un fondo a sostegno delle gestioni meritorie, relativamente agli utenti dei comuni che abbiano raggiunto una determinata quantità pro capite di produzione di rifiuto urbano non inviato a riciclaggio, e a sostegno della trasformazione del servizio con modelli innovativi di raccolta tesi a incrementare i rifiuti da destinare a riciclaggio nonché per la realizzazione dei centri comunali per il riuso. Uno dei criteri di efficienza, in base al quale valutare i vari sistemi di gestione sarà la riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio. Di fatto sono virtuosi il cittadino e il Comune che invia complessivamente meno rifiuti a smaltimento. Questo parametro viene assunto come riferimento per la ripartizione del fondo incentivante previsto nel progetto di legge.

La legge sicuramente rappresenta un passo in avanti nella gestione dei rifiuti della nostra Regione, ma bisogna tener conto che la situazione è estremamente diversificata a livello territoriale. Gli obiettivi della Regione sono quindi molto difficili e ambiziosi da raggiungere in soli 5 anni. il Comitato promotore della legge e le associazioni si sono impegnati per tradurre la legge nei piani e nelle pratiche, sconfiggendo le resistenze di chi in questi anni si è opposto alla legge per continuare a riempire discariche ed inceneritori, confidando che gli obiettivi non restino solo sulla carta ma che pongano l’Emilia Romagna come modello da seguire.

S.M.

Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento 2013 della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico

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