La società FMR Art’è, con sede legale a Villanova di Castenaso (BO), è stata condannata dall’Antitrust a 400.000 euro di sanzione per pratica commerciale scorretta con un lungo e articolato provvedimento pubblicato sul bollettino del 19 settembre e che riportiamo in calce, a seguito di una segnalazione inviata da parte di Federconsumatori Viterbo.
La società sanzionata, specializzata nella vendita porta a porta di libri di pregio e opere d’arte, pubblicizzava tramite telemarketing o con inserzioni su settimanali e riviste la possibilità di ricevere un’opera in “omaggio”, previa visita a domicilio di un agente. In realtà, l'”omaggio” era subordinato all’acquisto di altri prodotti (anche molto costosi, fino a 30.000 euro) e gli agenti sfruttavano varie tecniche che l’AGCM ha giudicato ingannevoli e menzognere per convincere il malcapitato cliente all’acquisto.
In particolare, gli agenti di Art’è assicuravano la convenienza dell’acquisto, affermando che l’opera proposta era “a tiratura limitata”, che sarebbe stato facile ricollocarla presso gellerie d’arte o collezionisti (si impegnavano anche verbalmente a fornire nominativi di acquirenti interessati), e che le loro condizioni contrattuali erano conformi ad un inesistente Codice di Condotta stipulato con le Associazioni di Consumatori.
Nel corso degli accertamenti ispettivi, è emerso che il target della società erano persone particolarmente vulnerabili: persone molto anziane anche ottantenni o novantenni con invalidità, oppure in condizioni economiche visibilmente non adeguate all’entità degli esborsi richiesti, o ancora soggetti in condizioni psicofisiche precarie.
Particolarmente interessante è il testo di una simulazione trovata durante le ispezioni presso la sede dell’azienda, in cui è descritta la telefonata-tipo tra una operatrice di marketing (sig.ra Furbetta) e un cliente (sig.Trombetta):
“Conosce la casa editrice FMR?
Sì, certo che la conosco, sono stato abbonato per qualche anno, ma ora non m’interessa più (…)
Benissimo, sig.Trombetta!!! allora è sicuramente Lei una delle persone che stiamo cercando!! (e ora, non ti mollo…!) perché, vede, sig. Trombetta, noi abbiamo realizzato un progetto culturale importantissimo, che vede, in primissimo piano, la collaborazione diretta del Santo Padre, un progetto realizzato proprio per celebrare gli 80 anni di Papa Benedetto XVI (potevamo stupirvi con effetti speciali…)… (…) è solo ed esclusivamente a persone come lei che hanno dimostrato attenzione tangibile (…) verso queste tematiche, che noi abbiamo riservato uno speciale servizio di informazione inerente questa importantissima iniziativa, che, sono sicura, catturerà il suo interesse. Naturalmente, sig. Trombetta, il servizio è assolutamente gratuito (pezzu di pricchiu ca non si autru, tu ricu subitu, accussì ti rilassi…), proprio perché riservato solo a pochissime persone, solo a coloro che, come lei (slurrrppp!), riteniamo possano apprezzarne l’esclusività e la particolarità… Un nostro responsabile di zona sarà domani a Caropepe Valguarnera proprio per lei e avrà il piacere di illustrarle l’iniziativa in maniera particolareggiata… (appoi su s’accatta l’opera avrà ancora cchiù piaciri…!) ed inoltre (viri cchi semu magnanimi…), per ringraziarla della sua attenzione, le farà omaggio di una splendida pubblicazione, simbolo dell’iniziativa, divenuta già oggetto da collezione… lei in quale momento della giornata gradirebbe incontrarlo? Preferisce mattina o pomeriggio?? (…)
Ma (…) io, signorina, al momento non sono interessato ad
acquistare nulla…
Sig. Trombetta!! Mi fa piacere che lei abbia sollevato questa obiezione, perché così mi consente di chiarire che, se anche (per assurdo, intendiamoci….) lei volesse acquistare qualcosa, noi non siamo autorizzati a venderle assolutamente nulla (a picca!)!!!! Il servizio, le ripeto, è solo ed esclusivamente di tipo informativo e noi abbiamo solo il piacere della sua attenzione (…)”
Il testo, riportato interamente nel provvedimento AGCM, è esemplificativo delle tattiche usate per “accalappiare” i clienti da parte non solo purtroppo dell’Art’è, ma di moltissime società operanti tramite telemarketing.
Al di là del positivo risultato raggiunto in questa occasione, è importante ricordare sempre che:
1) per tutti i contratti stipulati fuori dai locali commerciali (quindi anche a casa o al telefono) è possibile esercitare recesso entro 10 giorni lavorativi, che decorrono, nel caso di acquisti di beni, dal momento della ricezione del pacco. Il diritto di recesso si esercita inviando una raccomandata a/r alla sede del venditore; è a carico del cliente la spedizione al mittente della merce.
2) per evitare di essere raggiunto continuamente da telefonate di promizione, occorre iscriversi al Registro delle Opposizioni. Se, nonostante l’iscrizione, le telefonate moleste continuano, si può inviare un esposto al Garante Privacy.
(Articolo da Federconsumatori Bologna)