Al momento stai visualizzando ​Caso del mese di Federconsumatori ER. Se l’aereo è in ritardo, la compagnia non accampi scuse

Una famiglia bolognese si è rivolta ai nostri sportelli per un problema con Ryanair, dopo che la compagnia aerea si era rifiutata di pagare gli indennizzi previsti per un grave ritardo.

Questi i fatti: il volo acquistato sarebbe dovuto partire da Palermo verso Bologna il 1 luglio alle ore 22, con atterraggio previsto alle 23,30.

Giunti all’aeroporto di Palermo, i viaggiatori apprendevano che il loro volo aveva un ritardo, che di ora in ora, si faceva sempre più consistente: i nostri sfortunati passeggeri riuscivano ad imbarcarsi alle ore 00.00, con due ore di ritardo. Ma non è finita qui: il 2 luglio l’aeroporto di Bologna era chiuso per lavori di manutenzione e il comandante del volo, quindi, annunciava che l’aereo sarebbe atterrato a Bergamo.

I nostri sfortunati viaggiatori riuscivano quindi a fare rientro a Bologna alle ore 8,15 del 2 luglio, quasi 9 ore dopo l’orario di arrivo programmato. Non male per un volo di un’ora e mezza!

Le disavventure della famiglia non sono però finite qui. Nonostante Regolamento UE 261/2004 preveda che il passeggero ha, in caso di ritardo, il diritto a ricevere un indennizzo automatico, Ryanair ha respinto la richiesta, affermando che deviazione a Bergamo ed il conseguente ritardo erano stati determinati da “motivi inattesi” fuori dal suo controllo, ovvero la chiusura dell’aeroporto di Bologna.

Per tutelare i nostri associati abbiamo quindo dovuto presentare una richiesta di accesso agli atti presso l’ENAC e l’Aeroporto di Bologna S.p.a., dalla quale abbiamo scoperto che la chiusura dell’aeroporto di Bologna era stata da tempo programmata per il giorno 2 luglio e che le compagnie aeree ne erano ampiamente a conoscenza. Pertanto, se il volo Ryanair fosse partito in orario da Palermo (e non con tanto ritardo dipeso esclusivamente da responsabilità della compagnia aerea) i nostri consumatori sarebbero giunti a Bologna alle ore 23,30, prima della chiusura dell’aeroporto.

Dopo aver inutilmente reclamato con Ryanair, abbiamo assistito i nostri viaggiatori in giudizio e ottenuto, grazie all’Avv Paola Pizzi, sentenza favorevole del GDP di Bologna, che ha condannato la compagnia al pagamento dell’indennizzo.

Non è la prima volta che le compagnie aeree cercano di sottrarsi agli obblighi imposti dalle norme europee. La vicenda della famiglia bolognese ci insegna però che vale la pena battersi per la tutela dei propri diritti, anche quando si tratta di scontrarsi con i “colossi” del mercato.

E.A.

“Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia-Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2018”

Foto di Jakub Petrymusz da Pixabay

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