La tradizionale conferenza stampa del Ministro degli Interni di ferragosto è l’occasione per fare il punto dell’andamento dei reati e dell’attività repressiva in Italia nei dodici mesi precedenti. I dati di quest’anno risentivano del periodo di lockdown che ha accentuato una tendenza in atto ormai datempo: l’incremento dei reati in rete tra cui spiccao quelli di carattere economico.
Vediamo i dati nel loro complesso.
Cala la delittuosità, con una flessione del 30% da inizio anno a maggio, ma aumentano i reati informatici che passano dai 6475 commessi nel 2019 a 7283 del 2020 con un incremento del 12,5%. i dati sono della Criminalpol.
Nei primi mesi dell’anno i reati commessi in Italia sono passati dai 953203 del 2019 ai 645002 del 2020. Il calo più marcato si registra nei furti e nelle rapine diminuiite del 35%circa. Con percentuali di calo meno accentuate seguono i danneggiamenti, , le lesioni dolose, percosse e minacce e i reati legati alla droga.
Discorso inverso, invece, come dicevamo per i reati informatici, in particolare per gli accessi abusivi ai sistemi informatici, la detenzione e diffusione di codici di accesso a sistemi informatici, la diffusione di apparecchiature, dispositivi e programmi infomratici diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico. Se le truffe e le frodi sul web confermano il tren degli altri delitti e sono in calo del 14%, l’altra tipologia cresce del 12,5%.
Questi dati meritano alcune rifelssioni per i consumatori.
Se da un lato appare inarrestabile lo sviluppo delle attività svolte in rete (acquisti, pagamenti, ecc…) dall’altro appare evidennte la fragilità del sistema e i rischi in cui possono incorrere i consumatori.
Sono necessari interventi di rafforzamento degi elementi strutturali di sicurezza e sono necessari interventi di informazione e formazione dei consumatori per un corretto uso degi strumenti informatici e sulla protezione dei dati.
Solo attraverso questa duplice azione sarà possibile vincere le forti resistenze che ancora esistono tra ampie fascie di consumatori a transitare dall’uso del contante alla moneta elettronica.
Daniela Bertolone
Foto di B_A da Pixabay