Al momento stai visualizzando Sappiamo quel che mangiamo? E quanto sprechiamo?

I consumatori, occidentali in particolar modo, non hanno idea di quello che mangiano ma sopratutto non hanno la percezione di quello che sprecano, di tutto il cibo che buttano e che è ancora buono da mangiare.

Il 29 settembre 2020 si è celebrata in tutto il mondo la prima giornata per la Consapevolezza sullo spreco e le perdite alimentari, proclamata dalle Nazioni Unite. Questa iniziativa si associa alla Giornata contro lo spreco alimentare fissata da calendario il 5 febbraio

Due eventi riferiti allo stesso tema, quello dello spreco alimentare, mettono in luce come le persone non abbiano idea di quanto cibo si perda e si sprechi. La Fao evidenzia un duplice modo in cui le risorse alimentari ogni anno non arrivino a nutrire gli abitanti dell’intero pianeta: la perdita di cibo e lo preco di cibo tutto concentrato sulla distribuzione  e le tavole dei consumatori.

Sempre secondo il rapporto FAO 2019, il 30% del cibo prodotto ogni anno non viene consumato: 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti per un valore economico di circa 900 miliardi di dollari vengono letteralmente buttati nel pattume. Lo scenario futuro è ancora più pessimista: 2,1 miliardi di tonnelate di cibo sprecate nel 2030.

Secondo una recente ricerca gli Stati Uniti hanno, il triste primato di “spreconi del cibo” ma purtroppo l’Italia non è da meno: nel Bel Paese si sprecano oltre 15 miliardi di euro in cibo ogni anno. Questo in termini ambientali corrisponde a 24,5 milioni di tonnellate di CO2 emesse nell’atmosfera.

E’ evidente che lo spreco alimentare cresca di pari passo con il benessere dei popoli. In Italia l’analisi dell’Osservatorio sugli sprehi alimentari afferma che “il 77% delle famiglie italiane dichiara di aver gettato via del cibo”. Il numero di cittadini/famiglie virtuose, che non gettano via cibo, aumenta con l’aumentare dell’età, della responsabilità agli acquisti (non acquistare ciò che non è necessario solo perchè è in offerta) e con il diminuire del reddito famigliare.

E’ necessario migliorare la coscienza dello spreco alimentare e motivare  I consumatori a scelte consapevoli nel consumare il cibo. Si deve arrivare ad avere una maggiore consapevolezza del grande valore di quello che abbiamo nel piatto, solo così il gesto del gettare via potrà essere sostituito dalle buone pratiche.

Come evitare lo spreco alimentare: le buone pratiche
    • Facciamo il Check up della dispensa e del frigo 
    • Facciamo ruotare e ordiniamo costantemente il cibo che abbiamo in dispensa e nel frigo in modo che gli alimenti con scadenza ravvicinata siano visibili
    • Organizziamo la spesa (facciamo sempre la lista della spesa prima di uscire di casa)
    • Conserviamo bene gli alimenti 
    • Riutilizziamo alcuni ‘rifiuti’  (proviamo ricette alternative realizzate con il cibo rimasto)
    • Non esageriamo con le porzioni a tavola
    • Pensiamo anche chi non ha abbastanza da mangiare: regalare il cibo che abbiamo in eccesso

P.B.

Foto di Steve Buissinne da Pixabay 

Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2018
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