Apprendiamo del sequestro di 200 mascherine effettuato dalla Guardia di Finanza di Carpi in una farmacia del territorio. Le mascherine, imitazioni di Ffp2, erano vendute col 600% di ricarico sul prezzo di acquisto.
E’ la conferma di quanto denunciato in più occasioni da Federconsumatori, proprio facendo riferimento alla stessa percentuale, a fronte di un “legittimo” ricarico che non dovrebbe superare, specie ai tempi del Coronavirus, il 25%.
E’ la conferma che esistono degli speculatori che, in una fase terribile come questa, cercano di approfittare dei bisogni dei cittadini, lucrando sul bisogno di sicurezza. Federconsumatori auspica che, anche nel resto del territorio della nostra provincia cresca l’attività di controllo e che vengano sanzionati i comportamenti speculativi di esercenti, fornitori e produttori.
Ringraziamo sentitamente la Guardia di Finanza di Carpi per l’iniziativa adottata, ma ci permettiamo di dire che è necessario fare il nome della Farmacia coinvolta. Non facendolo si rischia di gettare discredito su altre imprese che hanno adottato modalità e stili diversi. Per questo sarebbe necessario fare il nome, anche a tutela degli onesti.
Sarebbe utile anche una espressione da parte dell’Ordine dei Farmacisti, da troppo tempo silenzioso su questi problemi. Ricordiamo che il Giuramento del Farmacista, al punto 2 recita:
“Giuro di difendere il valore della vita con la tutela della salute fisica e psichica delle persone e il sollievo della sofferenza come fini esclusivi della professione, ad essi ispirando ogni mio atto professionale con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, affermando il principio etico dell’umana solidarietà.”
Esattamente il contrario delle vergognose speculazioni sulla salute delle persone, come nel caso (che non ci pare certo isolato) di Carpi. Facciamo tutti il possibile per far cessare questo scandalo, facciamo tutti la nostra parte contro i disonesti.
Marzio Govoni
Presidente Federconsumatori Modena
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